Epidemia di morbillo in Congo: MSF vaccina oltre 231.000 bambini in un’area vasta come la Spagna

Epidemia di morbillo in Congo: MSF vaccina oltre 231.000 bambini in un’area vasta come la Spagna

Un’estesa epidemia di morbillo ha colpito la regione dell’ex-provincia di Katanga, nel sud-est della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Dichiarata nel marzo del 2018, si è diffusa in un’area vasta come la Spagna e ha raggiunto tassi di mortalità estremamente alti in particolare tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Le nostre équipe hanno avviato una prolungata campagna di vaccinazione che ha consentito di immunizzare 231.646 bambini anche in aree remote e difficilmente raggiungibili.

La Dott.ssa Natalie Roberts, coordinatrice dell’emergenza per MSF, descrive le difficoltà nel rispondere all’epidemia in un territorio così complesso.

Qual è la situazione in Katanga?

Nel marzo 2018 è stata dichiarata un’epidemia di morbillo in diversi distretti sanitari nelle province di Haut-Katanga, Haut-Lomami, Lualaba e Tanganyika, che un tempo formavano la provincia di Katanga. L’epidemia si è diffusa nel corso dell’anno. Entro dicembre, tutti i distretti sanitari delle quattro province hanno dichiarato casi confermati o sospetti di morbillo. Queste province ricoprono un’area vasta quanto la Spagna e nelle loro aree più remote le comunità vivono sparpagliate in villaggi difficili da raggiungere. Già prima dell’epidemia, i bisogni sanitari pediatrici erano enormi nell’area.

Qual è la migliore risposta a un’epidemia di morbillo su così vasta scala?

Le epidemie di morbillo si diffondono in aree dove non è stato vaccinato un numero di persone sufficientemente elevato. Per proteggere una popolazione deve essere vaccinato il 90-95% delle persone, meglio ancora se il 100%. Vaccinando le comunità non appena riscontriamo i primi casi di morbillo, cerchiamo di evitare che i bambini nell’area contraggano la malattia e che l’epidemia si diffonda. Per ottenere il miglior risultato dalle vaccinazioni di massa, dovremmo focalizzarci sulle aree in cui l’epidemia è appena iniziata, come stiamo facendo ora nella provincia di Lualaba. Ma a volte è già troppo tardi e non è possibile.

Nelle aree che per diversi mesi hanno già subito un’epidemia importante, una campagna di vaccinazione di massa non è necessariamente la risposta più appropriata. Spesso scoprire l’epidemia precocemente è difficile, perché ci vuole tempo per ottenere una conferma biologica dei casi a Kinshasa, dove si trova l’unico laboratorio autorizzato nel Paese. Anche la distribuzione dei vaccini e delle forniture mediche in queste aree remote può essere estremamente complessa e richiedere molto tempo. Quando l’epidemia ha già colpito una comunità, la vaccinazione di massa da sola ha un impatto limitato. Il vaccino non è una cura per i bambini già colpiti dal morbillo. Ma se si riesce ad accedere a queste aree, i bambini malati possono essere trattati non appena vengono individuati. Anche quando un’epidemia di morbillo è già diffusa, possiamo ancora salvare vite trattando i bambini colpiti dal morbillo e da altre malattie.

Quali possono essere le cause dell’alto tasso di mortalità tra i bambini?

Nei bambini colpiti dal morbillo è più alto il rischio di sviluppare altre patologie gravi, quali malnutrizione severa o infezioni del tratto respiratorio. Inoltre i bambini di questa regione soffrono spesso anche di malaria. È molto difficile garantire che i bambini che vivono nelle aree più remote possano accedere all’assistenza sanitaria di base, ed è per questo che arrivano tardi agli ospedali. Molti bambini non riescono mai ad accedere ai trattamenti medici e non vengono mai vaccinati. Le informazioni raccolte nelle comunità locali indicano che il tasso di mortalità tra i bambini al di sotto dei 5 anni è estremamente alto in alcune aree della provincia di Haut-Lomami. Molti bambini muoiono nelle comunità e il loro decesso non sempre viene registrato.

Cosa stanno facendo le équipe di MSF?

MSF ha lanciato a marzo una risposta d’emergenza nella provincia di Haut-Katanga. Da marzo a settembre, le équipe di MSF hanno vaccinato 231.646 bambini e curato 3.334 casi di morbillo in diverse aree.

  • 231.646 Bambini vaccinati
  • 3.334 Casi di morbillo

 

Abbiamo impegnato una quantità significativa di risorse anche nella provincia di Haut-Lomami, soprattutto nei distretti sanitari più colpiti dall’epidemia in corso. Da dicembre 2018 a febbraio 2019, in collaborazione con il Ministero della Salute locale, le nostre équipe  hanno curato 393 bambini affetti da forme acute di morbillo negli ospedali locali e 2.957 casi più lievi in strutture ambulatoriali. Abbiamo vaccinato 64.629 bambini contro il morbillo anche a Malemba-Nkulu (Haut-Lomami) e stiamo continuando a vaccinare in altre aree.

Sulla strada Kamina – Kitenge, un viaggio di 650 km che è durato 5 giorni

La nostra priorità è utilizzare le cliniche mobili per cercare di raggiungere i bambini che vivono nelle aree più gravemente colpite, per trattare i bambini all’interno delle loro comunità e vaccinare quelli non ancora vaccinati. Ma incontriamo enormi difficoltà logistiche. Nella regione non esistono strade asfaltate e il viaggio può essere estremamente difficile, soprattutto nella stagione delle piogge. Muoversi tra le diverse regioni può richiedere giorni anche con veicoli fuoristrada. Per raggiungere le località più remote dobbiamo usare motociclette o addirittura canoe, il che rende impossibile trasportare grandi quantità di medicine, vaccini e cibo terapeutico.

Questa epidemia è anomala per la regione?

Dal 2011 l’ex-provincia di Katanga viene colpita da gravi epidemie di morbillo ogni due o tre anni. Il Ministero della Salute locale incontra le stesse difficoltà che incontriamo noi: carenza di forniture mediche nei distretti sanitari per le difficoltà di trasporto; carenza di corrente elettrica necessaria ai frigoriferi dove conserviamo i vaccini; difficoltà nel raggiungere le comunità. Di conseguenza, la copertura vaccinale di routine è insufficiente in molte regioni e le epidemie sono ricorrenti. Abbiamo regolarmente portato avanti campagne di vaccinazione d’emergenza contro il morbillo nella regione. Sebbene il nostro obiettivo sia rispondere quanto prima all’epidemia, spesso non riusciamo a raggiungerlo per le difficoltà che dobbiamo affrontare. Cerchiamo costantemente di trovare soluzioni nuove e diverse a questo problema.