Il nuovo Rapporto MSF: “Aborto non sicuro, donne a rischio”

Il nuovo Rapporto MSF: “Aborto non sicuro, donne a rischio”

L’aborto non sicuro è una delle cinque principali cause di mortalità materna nel mondo, insieme a emorragia post parto, sepsi, complicanze durante il parto e ipertensione. Di tutte queste cause, è l’unica del tutto evitabile.

Sebbene l’aborto sia stato depenalizzato in Colombia più di dieci anni fa, donne e ragazze incontrano ancora molti ostacoli quando cercano di interrompere una gravidanza. Si stima che su 400.000 aborti eseguiti ogni anno in Colombia solo l’8-10% viene effettuato in strutture sanitarie che garantiscono procedure sicure, mentre gli aborti non sicuri sono responsabili del 10% delle morti materne e di 130.000 complicanze ogni anno.

In occasione della Giornata Internazionale dell’Aborto Sicuro, il 28 settembre, lanciamo il rapporto “Aborto non sicuro, donne a rischio”, basato sui dati raccolti nei nostri progetti nel paese, a Buenaventura, Nariño, Arauca e Norte de Santander.

Dal rapporto risulta che donne e ragazze che cercano di interrompere una gravidanza nel paese affrontano barriere sociali e ostacoli, anche nello stesso settore sanitario. L’88% delle 428 pazienti che abbiamo assistito nel 2017-2018 hanno dovuto affrontare una delle seguenti barriere:

  • La convinzione che abortire sia contro la legge: il 47% non sapeva di poter abortire in modo gratuito e sicuro e molte credevano che l’aborto fosse illegale.
  • Rifiuto sociale: il 5% era stato rifiutato o stigmatizzato da famiglia e amici.
  • Barriere socio-economiche: donne e ragazze provenienti dalle aree rurali devono spostarsi in città più grandi per accedere a un aborto sicuro e molte non possono permettersi questo viaggio. Delle 143 donne affidate alle nostre équipe da altre istituzioni sanitarie per ricevere un aborto sicuro, 103 (il 70%) hanno dovuto raggiungere città come Cali, Medellin, Pasto e Villavicencio.
  • Rifiuto, stigma e ignoranza nel sistema sanitario: al 27% delle donne arrivate ai nostri team era stato precedentemente negato l’accesso a un aborto sicuro in altre strutture sanitarie. Molte hanno subito abusi verbali, pregiudizi, mancanza di confidenzialità medica, false informazioni riguardo alle leggi, ignoranza di procedure e protocolli, ritardi e fallimenti del sistema per la mancanza di staff formato o farmaci.

Una ragazza di 14 anni vittima di violenza sessuale da parte del patrigno è arrivata in ospedale incinta di otto settimane. Nonostante fosse una struttura ospedaliera di terzo livello, con professionisti e medicinali disponibili, è stata riferita ai nostri medici per ricevere un aborto sicuro.

Una volta rientrata alle cure dell’ospedale, non l’hanno monitorata adeguatamente e alcune dosi del farmaco le sono state somministrate fuori orario. Inoltre, non c’erano posti letto e l’hanno lasciata seduta su una sedia per due giorni mentre aspettava l’esito dell’interruzione di gravidanza. I medici di medicina generale non si sono presi cura di lei perché era compito del ginecologo in servizio, che alla fine non l’ha mai curata.

Come lei, ogni giorno decine di donne in Colombia devono affrontare enormi difficoltà per ricevere un aborto sicuro. L’aborto non sicuro è un’emergenza medica: quando una donna o una ragazza è determinata a interrompere una gravidanza, proverà a farlo, indipendentemente dalla sicurezza o dalla legalità della procedura. Se non hanno accesso a servizi di aborto sicuro, donne e ragazze potrebbero anche mettere a rischio la propria salute o addirittura la propria vita: possono rivolgersi a un operatore non qualificato o cercare di interrompere la gravidanza da sole. Molti metodi comuni sono inefficaci ma possono causare danni duraturi.

L’aborto non sicuro è una delle cinque cause principali di mortalità materna in tutto il mondo ed è l’unica a essere completamente evitabile.

In base alla nostra esperienza in Colombia, chiediamo alle istituzioni sanitarie di:

  • Prevenire gravidanze indesiderate aumentando e semplificando l’accesso ai servizi di pianificazione familiare, con particolare attenzione per le adolescenti e le donne che vivono in povertà e in insediamenti rurali.
  • Prevenire morti e conseguenze degli aborti non sicuri, garantendo che i servizi di aborto sicuro siano disponibili e accessibili a donne e ragazze in tutto il paese.
  • Rafforzare i servizi di promozione della salute e prevenzione, compreso il diritto legale che donne e ragazze abbiano accesso a un aborto sicuro.