Molti minori non accompagnati che arrivano in Francia sono traumatizzati dalla violenza e dagli abusi subiti durante il viaggio.
Per la maggior parte, ottenere il riconoscimento del proprio stato di minori è un processo arduo.
Nel 2019, abbiamo continuato a fornire assistenza ai giovani migranti non accompagnati.
Molti di loro avevano visto rifiutare le loro richieste di tutela dei minori perché non erano stati riconosciuti come tali, spesso per motivi discutibili.
Offriamo conforto e assistenza e facilitiamo l’accesso all’assistenza legale e ai servizi medici, sociali, psicologici e amministrativi in collaborazione con altre organizzazioni in un centro gestito da noi a Pantin, un sobborgo di Parigi.
Nel 2019, un totale di 734 minori ha usufruito di questi servizi.
Durante l’anno, in collaborazione con Utopia 56, un’associazione che aiuta i migranti, ci siamo dedicati all’ampliamento di una rete di famiglie di volontari in tutto il paese per ospitare minori nel periodo di procedura di ricorso, durante il quale sono esclusi da qualsiasi tutela o assistenza dallo stato.
Centinaia di giovani migranti e richiedenti asilo in tutta la Francia sono costretti a dormire in condizioni difficili a causa dell’incapacità dello Stato di fornire loro un alloggio, nonostante abbia l’obbligo legale di farlo.
Di conseguenza, a partire da dicembre, abbiamo iniziato a fornire alloggi di emergenza per un massimo di 150 minori non accompagnati ogni notte a Parigi e a Marsiglia.
Abbiamo inoltre gestito a Parigi cliniche sanitarie mobili per migranti di tutte le età e abbiamo continuato a monitorare la situazione in tutto il Paese, soprattutto lungo i confini con l’Italia e la Spagna.
Alla fine dell’anno abbiamo richiesto un’indagine parlamentare per accertare le violazioni commesse dalle autorità pubbliche e intervenire per porre fine ai comportamenti di abuso e violenza nei confronti dei migranti e delle persone solidali con loro.