La frontiera tra Rwanda e Repubblica Democratica del Congo è un continuo via vai di pendolari, automobili, mezzi corazzati e fuoristrada carichi di prodotti e mercanzie varie.
Una volta giunti a Bukavu, storico avamposto di MSF nella regione, si ha subito una sensazione strana: al clima secco e piovoso si accompagnano sempre aria fresca, brusii e rumori di ogni genere. Uno scenario decisamente singolare e del tutto opposto al difficile contesto della regione che è da molti anni una delle più calde e difficili del Continente africano.
I numerosi conflitti che si sono succeduti nel Kivu, sono una conseguenza diretta di rimostranze storiche, traumi irrisolti, deprivazioni socio-economiche, corruzione e fallimenti politici. Tutto ciò ha portato quest’area a diventare l’epicentro di una crisi migratoria che tra sfollati interni, richiedenti asilo e rifugiati, coinvolge oltre 3 milioni di persone.
L’unica possibilità di ricevere assistenza medica
Il lavoro di MSF si è sempre concentrato sulle malattie endemiche di questa zona: malaria, tubercolosi, colera o morbillo. Con l’arrivo del Covid-19, abbiamo anche garantito un appoggio logistico alle strutture sanitarie locali nella gestione della pandemia.
Duecento kilometri a Sud di Bukavu, lungo i pochi sentieri percorribili in automobile fatti di sterrato, radura incolta e sterpaglie, si arriva nella piccola città di Baraka. Nell’ospedale cittadino, da diversi anni MSF esegue trattamenti per malaria, HIV, tubercolosi, malnutrizione, infezioni respiratorie acute e dissenteria. Dopo lo scoppio della pandemia, ha anche iniziato a realizzare il triage dei pazienti all’interno della stessa struttura.
Ancora più a sud di Baraka, in una zona povera e desolata, tra villaggi sperduti ed edifici fatiscenti, la presenza di MSF rappresenta per molte persone l’unica possibilità di ricevere un’assistenza sanitaria dignitosa, l’unico presidio medico su cui poter fare pieno affidamento.
Per questo motivo, abbiamo realizzato una campagna di vaccinazione contro il morbillo nel vicino territorio di Kilembwe. La nostra unità di emergenza ha vaccinato oltre 2400 bambini tra i 6 mesi e i 5 anni in sei diverse cliniche.
La sfida del Covid-19
Con l’inizio della primavera e l’arrivo del Coronavirus, si è passati ad attività di sensibilizzazione e promozione della salute per far rispettare le misure igieniche essenziali e limitare così le possibilità di contagio. Un lavoro importante, ma decisamente impegnativo, considerando anche la paura che la popolazione locale ha più volte manifestato nei confronti di un virus sconosciuto e dagli effetti ancora non del tutto chiari.
La sfida del Covid-19 è solo l’ultima grande battaglia che ci prepariamo a combattere in questi territori così difficili. Per le vecchie come per le nuove epidemie, gli operatori umanitari di MSF saranno ancora una volta in prima linea.