In Kenya, forniamo assistenza ai rifugiati, ai tossicodipendenti e alle vittime di violenza, e rispondiamo alle problematiche di salute pubblica come l’HIV avanzato e le malattie croniche.
Il Kenya rappresenta il nostro programma più grande al di fuori di una zona di conflitto o di emergenza.
Ad esempio, nelle baraccopoli tentacolari di Nairobi e nel campo rifugiati di Dadaab, ormai trentennale, molti hanno ancora difficoltà a ricevere una diagnosi e un’assistenza efficace per malattie potenzialmente letali.
Trattamento di malattie croniche
Dal 2017 lavoriamo ad Embu per integrare la gestione delle malattie croniche nelle strutture sanitarie di base.
In quel periodo, più di 4.000 pazienti con malattie croniche sono stati sottoposti a trattamento.
Nel mese di agosto si è laureata la seconda coorte di 18 tirocinanti che hanno partecipato al nostro programma di tutoraggio del personale, dopo aver completato con esito positivo i rispettivi corsi di formazione.
Ora sono in grado di gestire i pazienti con malattie croniche in modo indipendente.
Sosteniamo i reparti medici per adulti (90 posti letto) dell’ospedale di riferimento della contea di Homa Bay.
Nel 2019 sono state ricoverate 3.054 persone, la maggior parte con gravi malattie croniche e non trasmissibili soggiacenti.
Abbiamo assistito l’ospedale migliorando la qualità delle cure attraverso l’identificazione precoce e il monitoraggio dei casi gravi.
Abbiamo inoltre aperto un ambulatorio per il monitoraggio più accurato dei pazienti più critici, dopo la loro dimissione dai reparti di degenza.
Cura dell’HIV in stadio avanzato
A Homa Bay, abbiamo continuato a lavorare per migliorare la cura dell’HIV e ridurre i tassi di trasmissione e mortalità
Abbiamo concluso uno studio per valutare i risultati dei nuovi approcci implementati nelle nostre attività per l’HIV nella sotto-contea di Ndhiwa tra il 2014 e il 2018.
Il programma, volto a ridurre le nuove infezioni attraverso il trattamento come strategia di prevenzione, si basa sull’idea che un soggetto sieropositivo la cui carica virale è soppressa da un trattamento efficace non sia in grado di trasmettere il virus ad altri.
Abbiamo testato quante più persone possibile, sottoposto a trattamento tutti i pazienti sieropositivi e lavorato sulla qualità e la continuità delle cure per aiutarli a raggiungere la soppressione virale.
Lo studio è stato completato all’inizio del 2019 e ha mostrato risultati promettenti.
La pubblicazione dei risultati è prevista per il 2020.
Nel 2019 abbiamo sostenuto i servizi per l’HIV in 30 strutture sanitarie governative.
Ci siamo concentrati sul miglioramento della gestione olistica e del monitoraggio dei pazienti sieropositivi in fase avanzata, sull’assistenza pediatrica e adolescenziale e sulla gestione dei pazienti in terapia antiretrovirale di seconda e terza linea (ARV), così come sul fallimento del trattamento antiretrovirale.
Assistenza per tossicodipendenti
Molti tossicodipendenti della contea di Kiambu dovevano recarsi nella capitale, Nairobi, per il trattamento sostitutivo a base di oppiacei, poiché non esistevano cliniche di terapia medicalmente assistita a livello locale.
Spesso dovevano visitare molte strutture differenti per ottenere cure mediche e assistenza psicosociale.
A settembre abbiamo aperto a Kiambu una clinica che offre un servizio a sportello unico per tossicodipendenti, che comprende terapia sostitutiva con oppiacei, trattamento per HIV, tubercolosi, epatite C e , cura delle ferite, assistenza e consulenza psicologica e assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva.
Assistenza alle vittime di violenza
Gestiamo un centro traumatologico a Mathare, Nairobi, per assistere le vittime di violenza urbana nell’area di Eastlands della città.
La clinica è coadiuvata da un call center gratuito 24 ore su 24 e da un programma di ambulanze che offre ai pazienti assistenza di emergenza e li trasferisce per ulteriori cure se necessario.
Gestiamo inoltre una clinica che fornisce assistenza specializzata alle vittime di violenza sessuale e di genere a Eastlands, oltre a supportare le strutture del Ministero della Salute.
I servizi includono consulenze mediche, cure per prevenire la trasmissione dell’HIV e delle infezioni sessualmente trasmissibili, test di gravidanza, tamponi, consulenza psicologica e segnalazioni per supporto sociale e legale.
Nel 2019, le nostre équipe hanno curato oltre 260 pazienti ogni mese.
Assistenza medica per i rifugiati
Continuiamo a sostenere un ospedale da 100 posti letto e due postazioni sanitarie nel campo di Dagahaley a Dadaab.
I nostri servizi sanitari vanno a beneficio non solo dei rifugiati, molti dei quali sono nel campo da quasi 30 anni, ma anche delle comunità locali. Il nostro programma completo di assistenza sanitaria di base e specialistica a Dagahaley comprende assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, chirurgia ostetrica d’urgenza, assistenza medica e psicologica alle vittime di violenza sessuale e di genere e consulenza psicosociale.
Offriamo anche trattamento insulinico domiciliare, cure palliative e visite specialistiche.
Nel 2019 abbiamo condotto oltre 210.000 visite ambulatoriali, ricoverato circa 10.000 pazienti e assistito oltre 2.800 parti.
Assistenza ostetrica completa a Likoni
Nella sotto-contea di Likoni, Mombasa, supportiamo il Dipartimento della Salute per fornire assistenza ostetrica e neonatale completa di emergenza nel centro sanitario Mrima, completamente rinnovato.
Le nostre équipe assistono una media di 6.000 parti ogni anno, eseguono interventi di chirurgia ostetrica salvavita e supportano l’assistenza pre e postnatale, nonché lo screening per cancro alla cervice, HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili.
Risposta alle emergenze mediche
L’elevata incidenza del morso di serpente nella contea di Baringo, in Kenya nordoccidentale, è stata ampiamente sottovalutata a causa della mancanza di strumenti di monitoraggio appropriati.
Per tre mesi, una nostra équipe ha formato il personale medico sulle strategie di prevenzione e sulla somministrazione di antidoti e pronto soccorso alle vittime del morso di serpente.
Abbiamo anche donato fiale di antidoto per aumentare le scorte della contea.
Inoltre, abbiamo risposto ai focolai di malaria a Baringo e nella vicina contea di Turkana.
A settembre, più di 45.000 persone sono risultate positive alla malaria, la peggiore epidemia nell’area dal 2017.
Le forti piogge nel corso dell’anno hanno provocato inondazioni e sfollamenti in alcune parti del paese.
Nella contea di West Pokot, quando inondazioni e smottamenti hanno costretto molte persone a fuggire dalle proprie case, abbiamo donato forniture mediche e zanzariere trattate con insetticida.
Abbiamo anche fornito generi di prima necessità e cibo ai rifugiati più colpiti nel campo di Dagahaley.