Lo scorso 22 gennaio il ciclone tropicale Eloise si è abbattuto sulla provincia centrale di Sofala, in Mozambico, con forti raffiche di vento fino a 150 Km/h e piogge.
Si stima che più di 32.000 famiglie siano state colpite, più di 1.000 case distrutte e 136.755 ettari di terra inondati. Circa 6.800 persone sfollate nei centri di accoglienza a Sofala e Manica.
Il nostro team sta valutando i danni. Nonostante l’accesso alle strade principali di Beira rimanga per lo più libero, i 200 mm di pioggia che hanno inondato la città hanno danneggiato edifici, tra cui alcune strutture sanitarie, e causato interruzioni all’elettricità.
Stiamo lavorando senza sosta per affrontare i problemi più urgenti. Stiamo riparando i tetti dei due ospedali a Beira, dove forniamo cure contro l’HIV, che sono stati distrutti da Eloise e stiamo valutando i bisogni nelle comunità più isolate
I nostri team in #Mozambico stanno lavorando senza sosta per affrontare i problemi più urgenti. Stiamo riparando i tetti dei due ospedali a Beira dove forniamo cure contro l’HIV, che sono stati distrutti dal #ciclone #Eloise e stiamo valutando i bisogni nelle comunità più isolate pic.twitter.com/kJ2onQXJi1
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) January 25, 2021