Myanmar: le autorità regionali ci chiedono di interrompere le attività a Dawei

Myanmar: le autorità regionali ci chiedono di interrompere le attività a Dawei

Le autorità regionali di Tanintharyi, in Myanmar, ci hanno chiesto di sospendere ogni tipo di attività a Dawei.

Nonostante l’instabilità politica nel Myanmar, finora le nostre attività non erano mai state interrotte.

Di seguito la dichiarazione di Adrian Guadarrama, vicedirettore del programma di MSF in Myanmar.

Potrebbe essere a rischio la vita di molti pazienti

L’8 giugno la nostra équipe a Dawei, nella regione di Tanintharyi in Myanmar ha ricevuto una lettera dalle autorità regionali in cui viene richiesta la sospensione di ogni tipo di attività. Questa decisione si ripercuoterà sui 2.162 pazienti affetti da HIV in cura nella clinica Myittar Yeik da noi supportata.” Adrian Guadarrama Vicedirettore del programma MSF in Myanmar

“Pazienti che d’ora in poi avranno difficoltà ad accedere ai trattamenti antiretrovirali. Stesso destino attende i pazienti affetti da tubercolosi che da febbraio hanno richiesto assistenza presso le strutture supportate dalla nostra équipe a causa dello scarso funzionamento del programma nazionale contro la TB.”

La sospensione delle nostre attività potrebbe mettere a rischio la vita di molti pazienti, in un momento in cui i servizi pubblici sono gravemente compromessi. Il rischio è che le malattie trattate continuino a diffondersi o che non vengano diagnosticate e adeguatamente curate.” Adrian GuadarramaVicedirettore del programma MSF in Myanmar

“Inoltre, verrà meno il supporto psicologico di cui i pazienti hanno disperatamente bisogno, e che risulta fondamentale per assicurarsi che seguano il trattamento.”

Stiamo adottando tutte le misure possibili

“La nostra équipe sta adottando tutte le misure possibili per fare in modo che le persone continuino a ricevere le cure: ha già fornito dosi di farmaci antiretrovirali a 100 pazienti e si sta organizzando per far arrivare i farmaci anche a chi vive fuori Dawei.

Da quasi vent’anni forniamo trattamenti per la cura dell’HIV a Dawei e gestisce programmi di sensibilizzazione per prevenire l’infezione nei soggetti emarginati e vulnerabili, come lavoratori migranti e persone con dipendenze. Nonostante l’instabilità politica del Myanmar, finora le nostre attività non erano mai state interrotte.”

“Siamo in contatto con le autorità sanitarie regionali per capire il perché di questa decisione e rimaniamo disponibili e aperti al dialogo, con la richiesta che venga rivisto l’ordine di sospensione, per poter continuare a fornire assistenza sanitaria ai pazienti a rischio a Dawei. Adrian GuadarramaVicedirettore del programma MSF in Myanmar