In Sud Africa, continuiamo a sviluppare strategie innovative per prevenire e curare l’HIV e la tubercolosi (TB) e fornire un’assistenza completa alle vittime di violenza sessuale.

Nel 2019, il nostro progetto su larga scala per la comunità HIV/TB nel distretto di King Cetshwayo, KwaZulu-Natal, gestito in collaborazione con il Dipartimento della Salute, è diventato il primo in Sudafrica a raggiungere gli obiettivi dell’UNAIDS 90-90-90.

Un sondaggio supportato da Epicentre, il nostro braccio per la ricerca epidemiologica, ha documentato che il 90% delle persone affette da HIV era a conoscenza del proprio stato, il 94% seguiva un trattamento antiretrovirale e il 95% delle persone in terapia aveva una carica virale soppressa.

In risposta al crescente fenomeno di abbandono delle cure per l’HIV, abbiamo sviluppato servizi nella baraccopoli urbana di Khayelitsha per incoraggiare i pazienti, compresi quelli con HIV avanzato, a riprendere la terapia.

A Khayelitsha e nelle campagne di Eshowe, dove i giovani, in particolare le donne, rimangono altamente vulnerabili all’HIV, abbiamo offerto un trattamento preventivo a 204 pazienti.

Abbiamo inoltre continuato a sviluppare diverse strategie di screening dell’HIV, inclusa la distribuzione di oltre 30.000 kit di auto-test orali.

Sosteniamo i due studi clinici PRACTECAL ed endTB, che mirano a trovare regimi terapeutici più brevi, meno tossici e più efficaci per la TB multiresistente ai farmaci.

Nel 2019, lo studio endTB ha iscritto il 48° paziente presso il centro di Khayelitsha e due nuovi centri, Durban e Johannesburg, sono stati aggiunti allo studio TB PRACTECAL, con un totale di 70 pazienti iscritti entro la fine dell’anno.

Abbiamo accolto con favore la registrazione del più recente farmaco per la TB, il delamanid, e continuiamo a insistere per il miglioramento del trattamento della malattia a livello nazionale.

Violenza sessuale

Collaboriamo con il dipartimento sanitario provinciale per fornire alle vittime di violenza sessuale cure mediche e psicosociali essenziali attraverso cliniche comunitarie note come centri di assistenza Kgomotso, nella cintura mineraria di platino del Sud Africa.

Nel 2019 abbiamo trasferito al dipartimento due delle quattro cliniche.

Abbiamo inoltre lanciato iniziative per identificare le vittime di violenza sessuale, ad esempio attraverso il nostro programma sanitario scolastico, che ha raggiunto 26.000 studenti.

Le iniziative basate sul coinvolgimento della comunità hanno portato almeno 160 dei 1.294 nuovi pazienti visitati nel 2019.

Per soddisfare l’elevata domanda di interruzione della gravidanza, abbiamo formato 23 operatori sanitari per l’assistenza all’aborto sicuro.

Migrazione

A Tshwane, abbiamo aperto un centro che offre assistenza medica e psicosociale a migranti, rifugiati e richiedenti asilo, che lottano per accedere ai servizi di sanità pubblica a causa delle politiche migratorie sempre più restrittive del Sudafrica.

Nel 2019, 668 persone hanno ricevuto assistenza medica e psicologica e 456 hanno partecipato a sedute di salute mentale di gruppo.

Inoltre, le nostre équipe di emergenza hanno risposto a episodi di violenza xenofoba contro i migranti in tre province

Accesso ai farmaci

Continuiamo a sollecitare una più ampia disponibilità di farmaci salvavita, affrontando il problema dei brevetti, della registrazione e delle barriere finanziarie che ne impediscono l’approvvigionamento.

Attraverso un programma nazionale di accesso da noi istituito, abbiamo donato 610 cicli di trattamento di flucitosina (una terapia efficace per la meningite criptococcica non ancora registrata per l’uso in Sudafrica) a 15 strutture specializzate in tutto il Paese.

Il programma cerca di raccogliere prove a sostegno della sua registrazione come farmaco essenziale.

  • 1986 anno del nostro primo intervento nel Paese
  • 18.6 mila persone sottoposte a trattamento ARV di prima linea
  • 1.39 mila pazienti hanno iniziato il trattamento per la tubercolosi

Le nostre principali attività in Sudafrica

  • HIV/AIDS

    Dall’inizio dell’epidemia nel 1981, si calcola che l’HIV abbia causato nel mondo oltre 35 milioni di decessi e che circa 70 milioni siano state le persone contagiate.

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  • Tubercolosi

    La Tubercolosi è una delle principali cause di mortalità per malattie infettive a livello globale. Un terzo della popolazione mondiale ospita il bacillo della tubercolosi (Tb) allo stato di latenza.

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  • Violenza sessuale

    La violenza sessuale può avvenire in qualsiasi società e contesto. La destabilizzazione provoca spesso un aumento dei livelli di violenza, compresa quella sessuale.

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