Accordo Italia-Libia: 5 anni di violenze e abusi finanziati UE e Italia

Accordo Italia-Libia: 5 anni di violenze e abusi finanziati UE e Italia

A cinque anni dall’accordo Italia-Libia, sono sempre più numerose le prove che dimostrano come le politiche di contenimento dei flussi migratori perpetuino violenza, respingimenti, sfruttamento e detenzione arbitraria e alimentino nel Mediterraneo il numero delle morti in mare.

Ci appelliamo al Presidente Mattarella affinché l’Italia smetta di ignorare le inaccettabili conseguenze umane di questa intesa.

Cos’è il Memorandum Italia – Libia

Siglato nel febbraio del 2017, il Memorandum d’intesa sulla migrazione è un accordo siglato tra il governo italiano e quello libico per tenere fuori dall’Europa migranti, rifugiati e richiedenti asilo.

A febbraio 2020, questo accordo è stato rinnovato per altri 3 anni, alimentando un sistema di sfruttamento, estorsioni e abusi in cui tanti migranti si ritrovano intrappolati.

La nostra richiesta

Ci appelliamo al Presidente Mattarella affinché l’Italia torni a rispettare gli obblighi di protezione e assistenza delle persone. Presidente, dedichi un passaggio del suo discorso di insediamento a questa urgenza e chieda al Parlamento di cancellare gli accordi Italia-Libia. Intesa mai ratificata dallo stesso Parlamento, ma la cui attuazione ha creato un sistema di sfruttamento, estorsioni e abusi a cui sono sottoposti migranti e rifugiati in Libia”. Claudia Lodesani Presidente MSF Italia

Le persone intercettate in mare non possono essere riportate in Libia dove violenza e brutalità sono la quotidianità per migliaia di migranti e rifugiati.

Migranti in Libia

Nel novembre 2021, la missione conoscitiva indipendente sulla Libia delle Nazioni Unite ha definito queste violazioni crimini contro l’umanità. Nonostante ciò, l’Italia e l’UE non solo continuano a chiudere gli occhi di fronte a questi crimini, ma continuano ad aiutare la guardia costiera libica a migliorare la propria capacità di sorveglianza marittima, fornendo aiuti economici e risorse tecniche.

Le testimonianze

L’attuale situazione in Libia è catastrofica. Uno straniero è come un diamante insanguinato: può essere rapito per ricavarne dei soldi. Soldi per liberarlo e poi magari rapirlo di nuovo. Alcuni migranti sono morti in prigione o sono stati trattati come animali. Le loro famiglie non sanno nemmeno dove sono stati sepolti. Questa è la sofferenza di persone come me. E l’Europa sta dando strumenti per alimentare questo sistema di sofferenza”. Mustafa Paziene MSF in Libia

Non si può dire che la guardia costiera libica salvi le persone. La guardia costiera non salva nessuno, porta le persone in prigione. Dovete fare in modo che la guardia costiera libica non arrivi in acque internazionali, davvero. Non vogliono che le persone siano soccorse in mare. È davvero importante che la guardia costiera libica si fermi. Non salvano le persone, le sequestrano”. Rasheed* Soccorso dalla Geo Barents

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