Terremoto in Siria, strutture sanitarie distrutte e accesso limitato a cure mediche

Terremoto in Siria, strutture sanitarie distrutte e accesso limitato a cure mediche

In Siria nord-occidentale, a causa del terremoto e una situazione già difficile dopo 12 anni di conflitto, le condizioni della popolazione sono preoccupanti e il servizio sanitario è al limite.

Ad oggi sono 52 le strutture sanitarie danneggiate e 15 di queste non sono più funzionanti, limitando gravemente l’accesso della popolazione alle cure mediche.

A Jindires, città della provincia di Aleppo e una delle aree più colpite dal terremoto, il 60% degli edifici è stato distrutto e il 90% degli edifici è stato danneggiato. In un campo per sfollati dove vivono 270 famiglie rimaste senza casa dopo il terremoto, abbiamo attivato una clinica mobile effettuando 1.550 visite mediche e 670 sessioni di supporto alla salute mentale.

Guidando per le strade di Jindires, abbiamo visto la devastazione. Alcuni quartieri sono completamente distrutti e molti edifici sono danneggiati, compreso il centro di maternità supportato da MSF, dove abbiamo garantito parti sicuri, cesarei d’emergenza e cure neonatali in collaborazione con un partner locale”. Enrique Garcia Coordinatore del progetto di MSF nel nord di Aleppo

La risposta di MSF al terremoto

Per assicurare la continuità di servizi essenziali come la maternità e la pediatria, in collaborazione con un’organizzazione locale, abbiamo supportato l’allestimento di un ospedale da campo dedicato a donne e bambini e offerto visite pediatriche, cure mediche, parti sicuri e assistenza alla salute sessuale e riproduttiva. Sono oltre 1.000 i pazienti trattati, mentre chi necessita di cure specialistiche viene trasferito in altri ospedali.

L’intera popolazione di Jindires è stata costretta ad abbandonare le proprie case. Chi ha deciso di non lasciare la città vive nel campo per sfollati o in tende vicino alle proprie case danneggiate e tra loro ci sono anche donne incinte e bambini che hanno bisogno di cure mediche. In collaborazione con il nostro partner locale, vogliamo garantire loro l’accesso ai servizi sanitari essenziali e siamo in azione per migliorare le condizioni delle strutture sanitarie che supportiamo”. Enrique Garcia Coordinatore del progetto di MSF nel nord di Aleppo

Nelle prime ore dopo il terremoto, ci siamo immediatamente attivati per sostenere gli ospedali e i centri sanitari nelle province di Idlib e Aleppo a far fronte al grande afflusso di feriti, fornendo loro kit di emergenza e chirurgici e forniture mediche.

A quasi due mesi dal terremoto, è necessaria una risposta più ampia e completa per ripristinare il sistema sanitario e garantire la continuità dei servizi sanitari per la popolazione del nord-ovest della Siria.

Le strutture sanitarie sono sovraccariche e mancano risorse. Il personale lavora in condizioni difficili, a volte in strutture non permanenti come tende e con forniture mediche e strumenti insufficienti a soddisfare i bisogni della popolazione. C’è urgente bisogno di ulteriore sostegno per ripristinare il sistema sanitario nel nord-ovest della Siria e garantire alla popolazione un’assistenza sanitaria tempestiva e sostenibile”. Enrique Garcia Coordinatore del progetto di MSF nel nord di Aleppo

Già prima del terremoto, il sistema sanitario della Siria nord-occidentale era devastato da 12 anni di guerra. Spesso il personale sanitario è costretto a lavorare in più ospedali per sopperire alla grave carenza di staff e nella maggior parte delle strutture sanitarie c’è una mancanza di forniture mediche e di medicinali essenziali. Nonostante le difficili condizioni, gli operatori sanitari di Jindires lavorano giorno e notte per rispondere ai bisogni medici della popolazione.

Sono rimasto stupito dalla forza e dalla generosità del personale. Ho incontrato un’ostetrica, rimasta senza casa a causa del terremoto e che viveva nel campo per sfollati, visitare le pazienti nella sua tenda. Ho visto una farmacista, che ancora allattava, portare con sé suo figlio al centro sanitario pur di lavorare. E ho incontrato molte altre persone che lavorano instancabilmente dal primo giorno, nonostante siano state colpite anche loro dalle conseguenze del terremoto”. Enrique Garcia Coordinatore del progetto di MSF nel nord di Aleppo

MSF in Siria nord-occidentale

I nostri team a Jindires e in altre aree colpite nelle province di Aleppo e Idlib stanno adattando la loro risposta ai bisogni della popolazione e sono in azione per supportare le strutture sanitarie, fornire servizi medici e di salute mentale, distribuire beni di prima necessità alle famiglie colpite e adibire sistemi idrici e igienico-sanitari nei campi per sfollati.

Medico e bambino paziente MSF in Siria terremoto febbraio 2023

Una delle priorità principali adesso è supportare la costruzione di un nuovo centro di maternità che possa sostituire quello distrutto dal terremoto e fornire uno spazio sicuro e idoneo in cui le donne possano partorire.