Port-au-Prince, Haiti, riprendono le attività MSF all’ospedale di Tabarre, dopo che a luglio erano state sospese a causa di un’incursione armata.
Siamo lieti di poter lavorare di nuovo per la popolazione. La decisione di sospendere le attività è stata difficile, visto il ruolo cruciale di questo ospedale nel soddisfare i bisogni medici di Port-au-Prince. È stata altrettanto difficile la decisione della riapertura: non c’è spazio per armi o violenza all’interno di una struttura medica. Quello che è successo a luglio è assolutamente inaccettabile. Se i pazienti e gli operatori sanitari non saranno rispettati, non potremo più lavorare. Mumuza Muhindo Capomissione di MSF ad Haiti
L’ospedale di Tabarre
L’ospedale di Tabarre era stato chiuso il 7 luglio dopo che la notte precedente più di 20 persone armate avevano forzato l’ingresso dell’ospedale, minacciando i membri del nostro staff con armi da fuoco e costringendoli a sdraiarsi sul pavimento mentre rapivano un paziente dalla struttura.
I reparti per la cura delle ustioni e le cure ambulatoriali hanno riaperto pochi giorni dopo, ma solo oggi l’ospedale ha ripreso i ricoveri per i pazienti con ferite da trauma.
L’ospedale fornisce cure mediche a persone con ferite da trauma o ustioni gravi, ha un totale di 75 posti letto e un reparto di emergenza che solo nel 2022 ha trattato 2.000 pazienti.
Incidenti violenti a Port-au-Prince
Questo è l’ultimo esempio di una serie di incidenti violenti che ci hanno costretto a chiudere o sospendere temporaneamente le nostre attività in diverse strutture a Port-au-Prince.
A gennaio, siamo stati costretti a sospendere le attività di supporto all’ospedale Raoul Pierre Louis e un nostro ospedale a Cité Soleil ha sospeso ripetutamente le attività a causa dei frequenti spari nelle vicinanze.
Lavoriamo per Haiti e per la sua popolazione. Per questo motivo continuiamo a dialogare con tutte le parti coinvolte e con i gruppi armati, comprese le forze dell’ordine, per garantire le condizioni che permettano di fornire i nostri servizi e lavorare in sicurezza a Tabarre. Il nostro messaggio a chiunque sia armato ad Haiti è chiaro: il rispetto per le strutture sanitarie, i pazienti e il personale non è negoziabile. La continuità delle nostre attività all’ospedale di Tabarre dipenderà dal rispetto di questo principio da parte di tutti. Mumuze Muhindo Capomissione di MSF ad Haiti
Il nostro intervento ad Haiti
Lavoriamo ad Haiti dal 1990, intervenendo dopo il terremoto del 2010 e nelle diverse epidemie di colera.
Ad oggi forniamo cure mediche a pazienti con ferite da trauma o ustioni, supporto ai sopravvissuti a violenza sessuale o di genere, cure mediche di base e materno infantili.