Abbiamo scritto una lettera alla Presidente del Consiglio per sollecitare un’iniziativa straordinaria del governo italiano per un immediato cessate il fuoco a Gaza.
Fino ad oggi le azioni dei leader mondiali, compresa l’Italia, sono state troppo deboli e troppo lente per fermare l’insensato massacro, eppure porre fine alla violenza è in questo momento l’unica strada possibile per evitare ulteriore sofferenza e consentire l’accesso degli aiuti umanitari.
Cessate il fuoco a Gaza: la nostra lettera al Governo Italiano
Noi e i nostri colleghi, come tanti cittadini italiani, siamo stati indignati e inorriditi dal brutale attacco di Hamas contro i civili israeliani e dalla successiva presa di ostaggi, che condanniamo in modo esplicito e inequivocabile. Ora siamo sconvolti dagli attacchi indiscriminati di Israele contro i civili palestinesi a Gaza.
Per i governi che, come l’Italia, hanno ratificato le Convenzioni di Ginevra e assunto impegni e obblighi precisi in questo ambito, è ora di difenderli in modo completo e inequivocabile. Dr.ssa Monica Minardi e Stefano Di Carlo Presidente e Direttore generale di MSF
La situazione attuale nella Striscia di Gaza
Le uccisioni incessanti, la distruzione delle infrastrutture civili e il blocco delle forniture di acqua, elettricità e medicinali essenziali per la sopravvivenza costituiscono violazioni palesi e ripetute del Diritto Umanitario Internazionale.
Nelle ultime 24 ore, pressoché tutti gli ospedali di Gaza sono stati sottoposti a continui bombardamenti e attacchi. Le strutture sanitarie ancora funzionanti sono sopraffatte e sotto una pressione inimmaginabile.
Forniture mediche essenziali come anestetici, antidolorifici e acqua pulita sono esaurite, lasciando i pazienti feriti nell’agonia.
Siamo pronti a inviare a Gaza nuovi team di emergenza e forniture mediche ulteriori, con l’obiettivo di intensificare l’assistenza umanitaria e rispondere ai bisogni urgenti della popolazione. È tuttavia indispensabile garantire loro la sicurezza necessaria per poter operare.
Presidente Meloni, la invitiamo a fare tutto quanto è in suo potere perché un’iniziativa di cessate il fuoco venga assunta tempestivamente. Per migliaia di persone, è davvero una questione di vita o di morte.
– questo il nostro appello finale alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Governo italiano.
Il nostro intervento nei Territori Occupati Palestinesi
Lavoriamo nei Territori Occupati Palestinesi dal 1989 per fornire assistenza medica e psicologica alla popolazione supportando un sistema sanitario fragile e fortemente limitato.
Dall’inizio del conflitto scoppiato lo scorso 7 ottobre, abbiamo continuato a supportare diversi ospedali della Striscia di Gaza. Attualmente il nostro staff è al lavoro all’ospedale di Al Shifa dove manca acqua, cibo ed elettricità.
Dei nostri team sono anche operativi in Cisgiordania, nelle città di Jenin, Nablus e Hebron.