A Jenin un ragazzo di 13 anni è morto perché i blindati israeliani, da due giorni impegnati in una nuova offensiva, bloccano l’arrivo delle ambulanze all’ospedale Khalil Suleiman, supportato da Medici Senza Frontiere.
Il ragazzo è morto ieri tra le braccia di suo padre, che lo ha portato a piedi in ospedale, dove è giunto purtroppo senza vita.
Gli attacchi nelle ultime ore
Nelle ultime 48 ore le forze israeliane hanno anche lanciato gas lacrimogeni contro la struttura in risposta a dei bambini che lanciavano pietre contro i blindati. Questi bambini, insieme ad un operatore sanitario, sono adesso in cura per l’inalazione dei gas lacrimogeni. Ancora una volta il personale medico è stato costretto a curare anche i propri colleghi.
Infine, un’ambulanza che trasportava una paziente da poco dimessa dall’ospedale è stata colpita da spari. La paziente è stata ferita e riportata in ospedale dove adesso è nuovamente ricoverata ed è stata sottoposta a un intervento chirurgico.
La richiesta dei team di MSF a Gaza
Gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze uccidono. Bloccare le ambulanze uccide. Tutto questo deve finire ora”. I team di MSF impegnati a Gaza e in Cisgiordania
Firma il manifesto “Gaza: Stop Now”
In tutto il mondo MSF ha lanciato la mobilitazione “Gaza: Stop Now”, in Italia si può aderire qui.