Cosa succede dopo la pubblicazione del testamento?

Cosa succede dopo la pubblicazione del testamento?

Il testamento è essenziale per lasciare indicazioni chiare sulle proprie volontà. Uno strumento efficace per tutelare le persone amate e assicurarsi che i propri beni vengano distribuiti esattamente nel modo in cui si desidera.

Esistono diverse tipologie di testamento: olografo, pubblico e segreto. I testamenti devono essere resi pubblici post mortem per eseguire le volontà del defunto.

Quando e come viene pubblicato il testamento?

La pubblicazione del testamento consiste essenzialmente in un atto notarile che rende noti l’esistenza del testamento e il suo contenuto a chiunque abbia un valido interesse a conoscerlo.

Affinché questo importante documento possa essere pubblicato, il testatore deve informare i suoi cari e gli altri soggetti beneficiari dell’esistenza del testamento e del notaio incaricato della sua apertura e pubblicazione.

La legge prevede che, in seguito alla morte del testatore, chiunque sia in possesso di un testamento olografo debba fornirlo a un notaio per la pubblicazione.

La distruzione di un testamento è un grave reato e nemmeno gli eredi possono liberamente disporne, ma sono tenuti a renderlo pubblico.

Eredi e legatari, infatti, devono informare il notaio della morte del testatore e la pubblicazione del testamento può essere richiesta da chiunque, senza che questo comporti l’accettazione dell’eredità. Tale procedura è essenziale e permette di avere conoscenza delle disposizioni testamentarie, dando seguito alle precise volontà di chi non c’è più.

Dopo la pubblicazione del testamento: i passaggi

Se il testamento olografo era stato depositato presso un notaio, quest’ultimo alla morte del testatore si occuperà di pubblicarlo. Alla presenza di due testimoni, il notaio redige un verbale (atto pubblico), nel quale indica lo stato del testamento, ne comunica l’apertura e ne condivide il contenuto. Dopodiché trasmette una copia del verbale di pubblicazione alla cancelleria del tribunale competente, seguendo l’ultimo indirizzo del defunto.

Dopo la pubblicazione e gli altri adempimenti di legge, il notaio comunica l’esistenza del testamento a eredi e legatari di cui conosce la residenza o il domicilio e può anche assistere gli aventi diritto con le procedure di successione.

Nel caso il defunto abbia lasciato un testamento pubblico, dopo la sua morte si procede con la comunicazione della sua esistenza a eredi e legatari e con la sola registrazione del documento.

Eredi, legatari esecutori

Tra le persone coinvolte in un testamento possono esserci diverse figure: oltre ai già menzionati eredi e legatari (con diritti e doveri differenti), può esserci anche un esecutore testamentario. 

I poteri dell’esecutore testamentario: chi è e cosa fa?

Chi fa testamento può decidere di nominare un esecutore del proprio testamento, ovvero una persona di fiducia incaricata di dare esecuzione alle sue volontà. La figura, che esercita gratuitamente la sua funzione, è richiesta quando il testamento prevede delle disposizioni che devono essere attuate.

Tra i suoi compiti ci sono quello di occuparsi dei beni ereditari con diligenza, amministrare il patrimonio ereditario, eseguire le disposizioni testamentarie ed effettuare un accurato rendiconto della sua gestione.

Eredi e legatari: quale differenza?

Sostanzialmente l’erede riceve l’intero patrimonio del defunto oppure una quota di esso.

Invece, al legatario chi scrive il testamento lascia solamente uno o più beni specifici, oppure determinate somme di denaro.

Cosa succede all’erede dopo la pubblicazione del testamento?

L’erede può entrare in possesso dell’eredità solo per un’accettazione della stessa. E così, subentra in tutti i rapporti attivi e passivi legati ai beni che entrano in suo possesso, rispondendo anche degli eventuali debiti ereditari, o semplicemente gestendoli, oppure attraverso un’accettazione formale dell’eredità davanti ad un notaio.

Cosa succede al legatario dopo la pubblicazione del testamento?

A differenza dell’erede, il legatario assume i suoi diritti automaticamente dopo l’apertura della successione e non risponde, però, dei debiti ereditari. La sua responsabilità si limita al valore dei beni che gli sono stati lasciati dal defunto.

Pensare al testamento per tempo è un gesto di consapevolezza e lungimiranza, che consente di essere certi che le proprie volontà vengano conosciute e rispettate da chi resta.

Oltre a disporre del proprio patrimonio in favore di chi è stato importante, c’è un altro gesto che si può compiere, alla stesura delle disposizioni testamentarie: fare un lascito solidale in favore di associazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere.

Si tratta di una scelta di importanza fondamentale per chi, come i nostri operatori, è presente ogni giorno nelle aree del mondo colpite da guerre, catastrofi, epidemie e carenze dei beni più essenziali, come cibo, acqua e riparo.

Per farlo, è sufficiente indicare nel testamento il nome Medici Senza Frontiere e il codice fiscale 97096120585.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare Laura Coccini Gailli, scrivendo a [email protected] oppure telefonando allo 06 888 06 455, o richiedere la Guida al testamento per Medici Senza Frontiere.

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