Un attacco aereo nella zona di Al Mawasi, a Khan Younis, è stato sferrato a circa 250 metri dalla clinica di Medici Senza Frontiere (MSF).
L’attacco, avvenuto questa mattina, ha causato diverse vittime, mentre il nostro team e i pazienti della clinica non hanno fortunatamente riportato danni benché non avessero ricevuto nessun ordine di evacuazione e abbiano avuto pochi minuti per evacuare la struttura.
L’esplosione è stata enorme. Non abbiamo ricevuto un ordine ufficiale di evacuazione dalle forze israeliane, siamo stati avvisati dai residenti. Sia il personale che i pazienti sono fuggiti dalla clinica. Subito dopo abbiamo trovato la struttura con le attrezzature danneggiate e le schegge hanno danneggiato l’impianto di desalinizzazione”. Myriam Coordinatrice di MSF
Prima dell’evacuazione erano presenti circa 500 persone tra pazienti e personale sanitario. Nella clinica di Al Mawasi, i nostri team effettuano tra le 600 e le 700 visite ambulatoriali e riprenderanno le attività alla luce degli enormi bisogni della popolazione sfollata che vive nelle tende in condizioni disastrose.
La clinica era piena di pazienti durante l’esplosione. C’erano bambini malnutriti e donne in gravidanza. Avevamo da poco finito una sessione di salute mentale con dei bambini quando all’improvviso abbiamo sentito un rumore molto forte e siamo corsi in un luogo sicuro. I bambini piangevano. Quando pensavamo che tutto fosse finito, è caduto un secondo razzo, questa volta ancora più vicino a noi”. Rocio Responsabile infermieristica di MSF
L’uso di armi pesanti in zone dichiarate sicure dalle autorità israeliane è un’ulteriore prova del palese disprezzo per le vite dei palestinesi e per il diritto umanitario.
Condanniamo fermamente questi attacchi e chiediamo ancora una volta la protezione delle strutture mediche, degli operatori sanitari e dei civili.