Questa mattina, a seguito di intensi combattimenti nell’area di Al Mawasi, 12 membri dello staff di Medici Senza Frontiere (MSF) e le loro famiglie si sono ritrovati circondati dai bombardamenti e pesanti spari mentre erano nelle loro abitazioni, e altri 30 altri sono rimasti intrappolati nell’ufficio di MSF.
“I carri armati hanno invaso l’area in cui viviamo. È stato terrificante. Siamo rimasti sdraiati a terra nelle nostre case per ore e sembrava che i colpi di arma da fuoco fossero diretti proprio verso di noi” racconta un membro dello staff di MSF intrappolato ad Al Mawasi.
Mentre i feriti arrivavano al pronto soccorso nella clinica di MSF ad Al Mawasi, le équipe sono state costrette a chiudere la struttura a causa dell’insicurezza, lasciando le persone senza cure salvavita.
MSF è profondamente preoccupata per la sicurezza del suo staff e dei suoi pazienti a Gaza e chiede a tutte le parti in conflitto di proteggere i civili e tutti gli operatori umanitari e di garantire un cessate il fuoco immediato e duraturo in tutta la Striscia.