Cutro, due anni dopo la strage: al via l’udienza per accertare le responsabilità nel naufragio

Cutro, due anni dopo la strage: al via l’udienza per accertare le responsabilità nel naufragio

Si apre oggi, presso il Tribunale di Crotone, l’udienza preliminare per far luce sui fatti e accertare le responsabilità penali delle autorità italiane nel naufragio di Cutro avvenuto il 26 febbraio 2023, quando persero la vita 94 persone, tra cui 35 bambini. Le accuse ipotizzate sono naufragio colposo e omicidio colposo plurimo.  

L’inizio di uno degli anni più letali nel Mediterraneo e il supporto di MSF ai sopravvissuti  

La tragedia del 26 febbraio ha segnato l’inizio di uno degli anni più letali nel Mediterraneo Centrale, con oltre 2,500 persone morte o disperse nel tentativo di raggiungere le coste europee.  

Dal 2014 a oggi, il Mediterraneo ha inghiottito più di 31 mila vite umane, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni.  

Nelle ore e nei giorni successivi al naufragio di Cutro nel febbraio 2023, le nostre équipe hanno offerto supporto psicologico ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime, accompagnandoli anche nelle strazianti fasi di identificazione dei corpi.  

Pochi giorni dopo, insieme a numerose altre organizzazioni della società civile, abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere l’avvio di un’indagine sul naufragio sulle eventuali omissioni da parte delle autorità, in particolare riguardo: 

  • la classificazione dell’evento come operazione di polizia per la protezione delle frontiere 
  • la mancata attivazione del meccanismo di ricerca e soccorso, nonostante gli obblighi previsti dalle normative nazionali e internazionali sul soccorso in mare.

MSF: “Siamo convinti che il naufragio di Cutro poteva essere evitato” 

Mentre l’Europa e l’Italia continuano a promuovere accordi di esternalizzazione, come il Patto Italia Albania, presentandoli come “soluzioni innovative” per la gestione della migrazione, queste misure non fanno altro che perpetuare violazioni dei diritti fondamentali, negare protezione e aggirare gli obblighi previsti dal diritto internazionale

Siamo convinti che il naufragio di Cutro potesse essere evitato. E crediamo che anche quelle 94 vittime siano il prodotto di anni di politiche italiane ed europee basate su respingimenti, deterrenza e criminalizzazione della migrazione, oltre che su accordi con paesi terzi, attraverso i quali l’Italia e l’UE continuano a finanziare crimini internazionali in nome della difesa dei confini.” Marco Bertotto Direttore dei programmi di MSF

Per queste ragioni, seguiamo con attenzione il procedimento che si apre oggi a Crotone. Lo facciamo per manifestare la nostra solidarietà ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime, cha hanno diritto a verità e giustizia. Ma anche per riportare al centro del dibattito pubblico l’urgenza di rafforzare il sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e adottare misure concrete affinché tragedie come quella di Cutro non si ripetano più. Mai più.