Nel 2019, la spirale di violenza nel centro e nel nord del Mali ha continuato a destabilizzare i servizi pubblici, limitando gli spostamenti delle persone e impedendo loro di accedere all’assistenza medica.
I nostri programmi in tutto il paese si concentrano sul miglioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria per le persone più vulnerabili nelle aree rurali e urbane.
Risposta a una crisi crescente nel Mali centrale
L‘insicurezza nel Mali centrale ha raggiunto un livello senza precedenti, con un aumento degli scontri tra i gruppi armati militari e non statali, insieme a un aumento della violenza intercomunitaria.
Nel mese di marzo 2019, 160 persone sono state uccise in un attacco presumibilmente commesso da un gruppo di miliziani, innescando nella regione un ciclo di violente rappresaglie.
Disponiamo di équipe che lavorano negli ospedali di Douentza e Ténenkou nella regione di Mopti e che organizzano i trasferimenti dalle zone rurali circostanti.
Nei dintorni di Douentza, abbiamo lavorato in tre centri sanitari e attuato un programma comunitario per fornire assistenza sanitaria in 26 centri nei villaggi maggiormente colpiti dalla violenza.
Intorno a Ténenkou, abbiamo messo in campo équipe mobili in circa 40 villaggi per fornire assistenza sanitaria di base a quasi 15.000 pazienti.
Abbiamo ampliato le nostre attività a Koro, Bandiagara e Bankass per assistere alcune delle persone più colpite dall’escalation della violenza nella regione, fornendo loro assistenza sanitaria di base, sostegno per la salute mentale e articoli di prima necessità, come coperte.
A giugno abbiamo aperto un nuovo programma dedicato a donne e bambini di età inferiore ai 15 anni a Niono, nella regione di Segou.
Oltre a supportare le unità di maternità e pediatria dell’ospedale di Niono, operiamo in cinque centri sanitari periferici.
Nel 2019 abbiamo condotto 4.590 visite ambulatoriali.
Avvicinare l’assistenza sanitaria alle comunità nomadi del nord
Ad Ansongo, nella regione di Gao, e a Kidal, a nord di Gao, garantiamo assistenza sanitaria per le comunità nomadi, formando operatori sanitari comunitari per diagnosticare e curare le malattie più comuni che colpiscono le donne incinte e i bambini sotto i cinque anni.
Nel 2019, le nostre équipe hanno lavorato in 62 campi nomadi nelle regioni di Kidal e Ansongo.
Disponiamo inoltre di équipe in un ospedale e quattro centri sanitari ad Ansongo, che forniscono assistenza medica e sostegno psicologico alle vittime di violenza, e in sei centri sanitari a Kidal e dintorni.
Trattamento di pazienti oncologici a Bamako
Dal mese di novembre 2018, collaboriamo con il Ministero della Salute a Bamako per facilitare l’accesso alla diagnosi e al trattamento (radioterapia, chirurgia, chemioterapia) del cancro alla cervice e alla mammella.
Al fine di assistere i pazienti in cura presso l’ospedale universitario Point G della capitale, la maggior parte dei quali si trova nelle fasi avanzate della malattia, con opzioni terapeutiche scarse o nulle, gestiamo cure palliative gratuite e servizi di assistenza sia in ospedale sia a domicilio.
Inoltre, nel 2019 abbiamo formato personale sanitario e svolto lavori di ristrutturazione nell’ospedale, in collaborazione con le autorità sanitarie.
Dieci anni di assistenza sanitaria pediatrica a Koutiala
Nel sud, sosteniamo servizi nutrizionali e pediatrici presso l’ospedale di Koutiala, attraverso la nostra unità di assistenza pediatrica da 185 posti letto di recente costruzione.
Le nostre équipe conducono inoltre attività preventive e curative in 36 centri sanitari, specialmente durante i periodi di picco della malaria stagionale e della malnutrizione.
Durante l’anno, hanno condotto un totale di 165.000 visite ambulatoriali.