Le nostre équipe lavorano a fianco del Ministero della Salute e dell’Igiene negli ospedali, nelle strutture sanitarie di base e nella comunità per incrementare l’accesso all’assistenza sanitaria e colmare le carenze nella fornitura di farmaci essenziali.

Salute della madre e del bambino

Collaboriamo con il Ministero della Salute e dell’Igiene per rafforzare il sistema sanitario nel distretto di Kenema attraverso un’assistenza completa a 13 unità sanitarie periferiche in tre territori governati da capo tribù (Gorama Mende, Wandor e Nongowa) e il nostro nuovo ospedale nella città di Hangha.

L’obiettivo è ridurre i livelli di morbilità e mortalità di bambini e donne durante la gravidanza e il parto in Sierra Leone, paese con uno dei tassi di mortalità materna e infantile più alti al mondo.

L’ospedale dispone di una serie di strutture per l’assistenza pediatrica, tra cui un pronto soccorso, un’unità di terapia intensiva, un centro di alimentazione terapeutica ospedaliera, un reparto generale e un reparto di isolamento per i pazienti con sospetta febbre di Lassa, una malattia endemica nel paese.

Abbiamo inoltre costruito un laboratorio e una banca del sangue.

Nei territori più isolati governati da capo tribù di Gorama Mende e Wandor, la prevalenza della malaria e i tassi di mortalità sono alti.

Con una geografia difficile, cattive condizioni stradali e comunità disperse, l’accesso all’assistenza sanitaria è estremamente limitato.

Ci rivolgiamo a bambini di età inferiore ai cinque anni, donne incinte e madri che allattano, fornendo assistenza sanitaria di base e coordinando i trasferimenti di emergenza per cure specialistiche.

Il nostro programma di assistenza sanitaria per madri e bambini a Tonkolili continua a sostenere l’ospedale distrettuale di Magburaka e otto unità sanitarie periferiche, attraverso il miglioramento della prevenzione delle infezioni e delle misure di controllo, dei sistemi idrici e igienico-sanitari, donazioni di farmaci e formazione del personale.

Oltre ai trasferimenti dalle unità sanitarie, abbiamo offerto sedute di pianificazione familiare, assistenza psicosociale e cure mediche alle vittime di violenza sessuale e di genere.

Emergenze

Nel 2019, abbiamo fornito supporto logistico al Ministero della salute e dell’igiene nel distretto di Kambia durante un’epidemia di morbillo.

Le nostre équipe hanno anche contribuito alle campagne di vaccinazione contro il morbillo e la rosolia nei distretti di Kenema e Tonkolili donando forniture mediche, organizzando il trasporto e lo smaltimento sicuro dei rifiuti e svolgendo attività di sensibilizzazione e promozione della salute.

Inoltre, nel mese di novembre abbiamo contribuito a gestire i casi di febbre di Lassa, condividendo protocolli clinici e linee guida, donando materiali per la prevenzione e il controllo delle infezioni e forniture mediche ai distretti di Kenema e Tonkolili e impiegando ambulanze per il trasporto di casi sospetti e confermati.

Risorse umane per lo sviluppo dei servizi sanitari

Lo sviluppo professionale degli operatori sanitari nazionali è una priorità assoluta per noi.

Il 18 dicembre, il Consiglio infermieristico e ostetrico del Ghana ha arruolato 47 infermieri e ostetriche registrati della Sierra Leone che avevano completato con successo un corso di formazione di due anni con attestato, da noi sponsorizzato.

L’équipe verrà impiegata per lavorare nel nostro ospedale di Hangha e in altre strutture sanitarie in tutto il paese.

Un altro gruppo di infermieri si è iscritto a un corso di diploma a febbraio.

Diagnosi e trattamento della tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB)

Abbiamo inoltre avviato un nuovo progetto per la TB resistente ai farmaci nella città di Makeni, nel distretto di Bombali.

Le nostre équipe sostengono il programma nazionale per la TB volto a decentralizzare la diagnosi e il trattamento della DR-TB rendendoli disponibili nelle comunità dei pazienti.

Nel 2019, abbiamo contribuito a migliorare il reparto TB a Makeni, migliorando la ventilazione e costruendo un’area ricreativa per pazienti ricoverati.

I primi pazienti hanno iniziato un regime di trattamento completamente orale, per cui non sono necessarie iniezioni.