La crisi politica ed economica in Venezuela continua ad essere molto pesante, con milioni di persone che devono affrontare gravi carenze di cibo, medicine e altri beni di prima necessità.
Lo stato dei servizi sanitari pubblici è particolarmente allarmante.
Molti ospedali in tutto il paese non dispongono di scorte, attrezzature e nemmeno accesso a servizi di prima necessità come l’acqua.
Nel 2019, abbiamo ampliato i nostri progetti in Venezuela, riabilitando ospedali e postazioni sanitarie, distribuendo forniture mediche a strutture e pazienti, ricostruendo sistemi idrici e igienico-sanitari e formando il personale, oltre a continuare le nostre abituali attività mediche.
Nello stato di Amazonas abbiamo iniziato la ristrutturazione dell’ospedale José Gregorio Hernández e di quello materno-infantile, oltre a tre cliniche.
Inoltre, abbiamo avviato un progetto pilota per migliorare il sistema di fornitura medica e il modo in cui generiamo dati epidemiologici per ogni struttura che sosteniamo, al fine di ottimizzare le nostre attività.
Nello stato di Anzoátegui, nel 2019 più di 25.300 persone hanno usufruito dei servizi da noi offerti attraverso un centro di assistenza sanitaria di base, che include vaccinazioni, promozione della salute e assistenza sanitaria mentale, sessuale e riproduttiva.
A Caracas, una delle città più violente del mondo, abbiamo collaborato con organizzazioni locali e istituzioni pubbliche per fornire cure mediche e assistenza in materia di salute mentale alle vittime di violenza sessuale e urbana nei comuni di Libertador e Sucre.
Nel 2019 abbiamo condotto quasi 580 visite mediche e 4.100 sedute individuali di salute mentale nella capitale.
Inoltre, abbiamo iniziato a sostenere l’ospedale di Vargas, una delle principali strutture sanitarie della città, attraverso un processo di ristrutturazione tecnica delle infrastrutture e delle attrezzature biomediche.
Abbiamo proseguito la collaborazione con il programma nazionale contro la malaria a Sifontes, nello stato di Bolívar, un’area mineraria con il maggior numero di casi di malaria segnalati nel paese.
Per sostenere l’Istituto di Malariologia nello stato di Sucre, dove i numeri erano particolarmente alti, abbiamo individuato i punti di maggiore riproduzione delle zanzare infette.
Le nostre attività nel 2019 hanno incluso la diagnosi e il trattamento di 87.500 pazienti, la distribuzione di zanzariere, l’esecuzione di campagne di promozione della salute e il miglioramento del controllo dei vettori.
Nello stato di Delta Amacuro, abbiamo fornito supporto logistico e tecnico al programma di immunizzazione del Ministero della Salute, che è stato ampliato per raggiungere le comunità remote nell’estremo oriente del Paese.
Viaggiando lungo i corsi d’acqua, è stato possibile somministrare vaccinazioni di routine a quasi 2.400 persone contro malattie come poliomielite, morbillo, epatite B, difterite e febbre gialla.
Nel 2019 abbiamo risposto anche alle emergenze.
Abbiamo offerto assistenza sanitaria mentale alle persone colpite dagli eventi violenti nel primo trimestre dell’anno, durante il quale abbiamo donato farmaci essenziali e forniture mediche agli operatori sanitari.
Inoltre, quando un blackout elettrico a livello nazionale a marzo ha causato carenze idriche, abbiamo prevenuto e trattato focolai di diarrea.
Abbiamo inoltre formato il personale delle istituzioni pubbliche sulla conservazione dell’acqua.