La nave- Il podcast dalla Geo Barents

Luca Misculin, giornalista de Il Post, è sulla nostra nave di ricerca e soccorso Geo Barents per raccontare  ogni giorno come funzionano le cose a bordo.

Le puntate raccontano tutto quello che c’è da sapere sulle attività di navi di ricerca e soccorso delle ONG: ad esempio, quanto sono grandi? Chi ci lavora? Perché a bordo ci sono due equipaggi diversi? Di cosa hanno bisogno per partire? Ma soprattutto, cosa succede quando intercettano i segnali di richiesta di aiuto e come si effettua un soccorso?

LA NAVE – TRAILER PODCAST

 

EP. 1 GEO BARENTS – COM’È FATTA

Giovedì 16 marzo la Geo Barents è salpata dal porto di Augusta per una nuova missione nel Mediterraneo centrale dopo un fermo amministrativo imposto dal governo italiano il 23 febbraio scorso.

Il giornalista Luca Misculin dedica la prima puntata del podcast a spiegare, con l’aiuto dello staff di bordo, com’è fatta al suo interno la nave.

EP. 2 GEO BARENTS – CHI CI LAVORA

A bordo della Geo Barents ci sono 37 persone: 15 formano l’equipaggio marittimo e 22 quello di MSF. I due equipaggi hanno ritmi e orari distinti e si occupano di cose diverse: nella seconda puntata ne conosciamo due.

EP. 3 GEO BARENTS – LE ESERCITAZIONI

Le persone a bordo della Geo Barents devono essere pronte per affrontare qualsiasi situazione: e per farlo si fanno delle esercitazioni per assicurarsi di seguire rigidamente i protocolli e attuare tutti i comportamenti corretti.

EP. 4  GEO BARENTS – IL MAL DI MARE

Non c’è esercitazione o mini-corso che prepari per il mal di mare. Ne soffrono tutti, soprattutto chi non è abituato a stare a lungo su una nave che non fosse una crociera.

EP. 5 GEO BARENTS – GUARDARE L’ORIZZONTE

Una delle sensazioni più spaesanti quando ci si trova in mare aperto è guardare l’orizzonte e non vedere nessuna traccia umana: soltanto l’acqua e il cielo, in tutte le direzioni. Dev’essere spaventoso, per una persona ammassata in un barchino con altre duecento, senza acqua e cibo, alzare lo sguardo e non vedere nessun altro in mare. Anche sulla Geo Barents c’è chi passa le giornate a osservare l’orizzonte, con un obiettivo diametralmente opposto: individuare persone e imbarcazioni in difficoltà.

EP.6 GEO BARENTS – IN ATTESA

Nel Mediterraneo centrale le onde si sono fatte grosse e il vento soffia forte. Per via di queste condizioni la Geo Barents si è fermata a nord-ovest di Malta, a nord dell’area di mare dove avviene la maggior parte delle operazioni di soccorso. Le esercitazioni programmate sono finite, così come i corsi e tutti i preparativi necessari. È una condizione strana: l’equipaggio rimane in attesa.

EP. 7 GEO BARENTS- VERDE, GIALLO, ROSSO, BLU

Di solito MSF lavora in contesti di guerra e violenza: in questo momento è attiva anche in Ucraina, in Siria e in Yemen, dove prevede dei protocolli precisi per curare un grosso e improvviso flusso di 200, 300, 400 persone che arrivano in clinica dopo un attentato o un bombardamento. Sulla Geo Barents vengono applicati più o meno gli stessi principi, cioè quelli di un ospedale da campo in zona di guerra, per i migranti soccorsi in mare.

EP.8 GEO BARENTS- ALLA DERIVA

La deriva fisica della nave a volte può portare a una deriva psicologica, diciamo così. I diari dei marinai ci raccontano da secoli che durante una traversata è importante tenere alto il morale dell’equipaggio e ricordargli che sono lì per un obiettivo preciso. Oggi, con qualche conoscenza in più, sappiamo che situazioni di questo genere possono incidere sulla salute mentale delle persone a bordo, un rischio che qui a bordo un po’ tutti sembrano avere presente.

EP. 9 GEO BARENTS – IL SOCCORSO

Poco prima di mezzanotte i responsabili della ricerca e soccorso della Geo Barents hanno riunito in mensa le persone che sarebbero salite sui due gommoni semi-rigidi che materialmente soccorrono le persone in mare: è stato segnalato un peschereccio con quasi 200 persone a bordo, a circa 180 chilmetri dalle coste libiche. Il barcone è sovraccarico ma non rischia di ribaltarsi, almeno per il momento; la situazione rimane comunque complicata: soccorrere una barca strapiena, di notte, non è mai semplice. Può imbarcare acqua, ribaltarsi, il motore può prendere fuoco: a quel punto tutti si butterebbero in acqua, rendendo enormemente complicati i soccorsi.

EP. 10 GEO BARENTS – UN GIORNO SUL PONTE

L’operazione di soccorso compiuta fra giovedì e venerdì dalla Geo Barents si è conclusa intorno alle 2 di venerdì. Poco dopo essere state accolte e registrate a bordo, quasi tutte le persone soccorse si sono accasciate sulla plastica nera del pavimento del ponte. Qualcuno è riuscito a dormire, molti altri sono rimasti svegli a fissare il vuoto, o a scambiare due chiacchiere col vicino. L’equipaggio della Geo Barents li ha lasciati riposare, per quanto possibile, per qualche ora, e poi la giornata è cominciata con tutta una serie di attività di routine. Nella puntata di oggi raccontiamo come funzionano le cose sul ponte della nave dove vengono ospitate le persone soccorse.

EP. 11 GEO BARENTS – DOPO LA NAVE

È sabato sera, fra circa ventiquattro ore la Geo Barents arriverà nel porto di Bari. Questa sarà l’ultima notte a bordo per le 190 persone soccorse. E si sente. Da domani mattina, o forse anche stasera, mentre fisseranno il soffitto prima di addormentarsi, inizieranno a pensare a quello che li aspetta a partire da domani, quando sbarcheranno dalla Geo Barents.

EP. 12 GEO BARENTS – LO SBARCO

Nel tardo pomeriggio la Geo Barents è arrivata in prossimità del porto di Bari; sul ponte scoperto, dove erano ospitate le 190 persone, la vice responsabile della missione di MSF, Lucia Blanco Soto, ha preso il microfono e annunciato che stavano per iniziare le operazioni di sbarco. Ma soprattutto ha ringraziato tutte le persone soccorse per la collaborazione e il rispetto con cui sono comportati l’uno con l’altro e con l’equipaggio. Le 190 facce che fissavano Blanco Soto avevano un’espressione molto diversa rispetto alla sera precedente, più rigide e forse consapevoli di tutte le difficoltà che attendevano a terra.