Escludere le donne in Afghanistan dalla vita pubblica è rischioso per tutti. Noi di Medici Senza Frontiere abbiamo iniziato a lavorare in Afghanistan più di 40 anni fa e da allora abbiamo fornito cure mediche a milioni di persone.
Sono le donne a renderlo possibile. Senza di loro, non ci può essere assistenza sanitaria. Escludere le donne dalla vita pubblica mette a rischio tutti.
1/4 Our teams started working in #Afghanistan more than forty years ago and have provided medical assistance to millions of people since then. Women are the ones who've made it possible. Without them, there can be no healthcare. pic.twitter.com/ykdCX25VUv
— MSF Afghanistan (@MSF_Afghanistan) December 25, 2022
Il personale femminile è tutt’oggi impegnato in tutti gli aspetti dei progetti MSF nel Paese. Fornisce servizi di qualità ai pazienti in centri traumatologici, ambulatori, pronto soccorso, reparti di tubercolosi, sale operatorie chirurgiche e unità neonatologiche o pediatriche, per citarne solo alcuni.
Come non pensare alle donne in prima linea anche nei momenti più difficili, quelle che sono rimaste negli ospedali sotto attacco a Kabul (nel 1994) o a Lashkar Gah (nel 2021) per continuare il proprio lavoro e restare vicino ai nostri pazienti.
In un contesto che dipende in gran parte dal sostegno umanitario e deve far fronte a una povertà dilagante alimentata da una disoccupazione alle stelle, le donne svolgono un ruolo fondamentale nel fornire assistenza medica e nessuna organizzazione può aiutare le comunità locali senza di loro.