Le alluvioni in Pakistan che per mesi hanno colpito il Paese sono diventate ancora più intense nelle ultime settimane e hanno causato danni diffusi. Milioni di persone hanno perso le loro case e sono costrette adesso a dormire in rifugi di fortuna, mentre molte strutture sanitarie sono danneggiate o non funzionanti.
Le prime stime delle organizzazioni internazionali indicano che diversi milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari. Queste cifre vanno ovviamente prese con cautela, perché è difficile avere un quadro preciso di ciò che sta accadendo in tutto il Paese. Ma abbiamo constatato che i bisogni sono immensi, con alcuni villaggi completamente sommersi. Molte persone hanno perso tutto e dormono in tende ai bordi delle strade.
I nostri team stanno intensificando il sostegno alle persone colpite e si stanno preparando a intervenire rapidamente in caso di epidemie.
L’intervento di MSF in Pakistan
Siamo intervenuti rapidamente dopo la dichiarazione dello stato di emergenza lo scorso 26 agosto.
Attualmente i nostri team si stanno recando in diverse regioni per valutare i bisogni e iniziare a fornire assistenza ai residenti. Le nostre cliniche mobili cercano di portare assistenza sanitaria il più vicino possibile a chi ne ha bisogno. I nostri logisti, inoltre, stanno lavorando per fornire acqua potabile. Distribuiamo anche beni di prima necessità, come sapone, prodotti per l’igiene e utensili da cucina.
Il deterioramento delle condizioni di vita e la mancanza di igiene potrebbero portare al diffondersi di malattie già endemiche in Pakistan, come la malaria o la febbre dengue, trasmesse dalle punture di zanzara.
Si registrano già casi di grave diarrea acquosa perché le acque sotterranee e le riserve idriche potrebbero essere state contaminate dalle inondazioni.
Gli agenti patogeni proliferano in queste condizioni e se le persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura e a latrine funzionanti, è probabile che le malattie trasmesse dall’acqua continuino a diffondersi.
Prevenire le malattie
I nostri team lavorano per prevenire lo sviluppo di queste malattie, creando centri di cura dedicati o distribuendo antimalarici, farmaci utilizzati per il trattamento e la prevenzione dell’infezione malarica. Una delle nostre priorità è quella di fornire l’accesso all’acqua potabile e a ripari adeguati, e di ripristinare migliori condizioni igieniche.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta anche alle persone affette da malattie non trasmissibili, come il diabete, perché in assenza di strutture sanitarie funzionanti potrebbero soffrire a causa della perdita di continuità nelle cure.
Questo disastro naturale potrebbe avere ripercussioni sulla popolazione per mesi. Parte dei campi agricoli, i raccolti e le scorte alimentari sono stati distrutti dalle inondazioni. Per parte della popolazione, l’accesso al cibo potrebbe essere un serio problema per settimane o mesi a venire.
Alcuni gruppi di persone sono più vulnerabili di altri, come le donne incinte o i bambini. Abbiamo già iniziato a inviare cibo terapeutico, che utilizziamo anche in molti altri contesti di intervento, per essere pronti a intervenire se dovessero insorgere casi di malnutrizione.