Assemblea mondiale della salute

La risoluzione “Tripanosomiasi: controllo ed eliminazione”, approvata la scorsa settimana durante l’Assemblea Mondiale della Salute, include l’integrazione del trattamento e diagnosi a livello di cure primarie per pazienti in fase acuta e cronica della malattia. Si tratta di un grosso passo avanti nella lotta contro questa malattia che colpisce tra i 10 e i 15 milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto in America Latina.

Si rammenta che MSF e DNDi avevano nei giorni precedenti lanciato un appello specifico sul tema.

“È un’opportunità concreta per i milioni di persone che ne soffrono. Adesso, i paesi interessati devono ricevere il supporto di cui hanno bisogno, in modo che i programmi nazionali possano garantire ai pazienti l’accesso a diagnosi e trattamento”, afferma Gemma Ortiz, Neglected Diseases Senior Advocacy and Liaison Officer per MSF”.

“Ci auguriamo che queste parole si traducano presto in azioni”, aggiunge Ortiz.
La risoluzione include inoltre altri punti importanti come il potenziamento della disponibilità delle cure esistenti nelle aree endemiche, con l’obiettivo di renderne universale l’accesso e di promuovere la ricerca operativa sul controllo della tripanosomiasi in modo da sostenere lo sviluppo di un valido e accessibile test diagnostico.

Tuttavia, la risoluzione approvata dall’Assemblea non include un punto piuttosto importante: la necessità di promuovere meccanismi alternativi per finanziare la ricerca e lo sviluppo di test diagnostici più rapidi, in particolare un test praticabile laddove il paziente viene preso in carico (“point of care testing”) e nuovi e più efficaci farmaci e protocolli terapeutici.

Consulta i documenti esplicativi presentati da MSF malnutrizione infantile, innovazione medico-scientifica e proprietà intellettuale, contraffazione farmaceutica

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