Nuove norme Ue sui brevetti per i farmaci

Nuove norme Ue sui brevetti per i farmaci

Ieri la Commissione Europea (CE) ha pubblicato una revisione della legislazione farmaceutica che dovrebbe migliorare l’accesso ai farmaci.

Accogliamo positivamente questa revisione poiché costituisce una base importante per migliorare la trasparenza, obbligando le aziende farmaceutiche a rendere noti tutti i finanziamenti pubblici diretti ricevuti per la ricerca e lo sviluppo di farmaci, e per facilitare la concessione di licenze obbligatorie sui farmaci nell’UE.

Questa proposta potrebbe rappresentare il cambiamento più importante degli ultimi venti anni in questo settore.

Questa revisione deriva dalla Strategia farmaceutica del 2020 per l’Europa in risposta alle preoccupazioni sollevate dagli Stati membri dell’UE nel 2016 sull’accesso ai farmaci a prezzi accessibili, a cui abbiamo suggerito le sue raccomandazioni.

Questa proposta della Commissione europea è la prima che abbiamo visto in 20 anni, e con alcune modifiche, potrebbe rappresentare un precedente positivo per sancire tramite legge l’accesso ai farmaci.

Apprezziamo molto questa proposta in favore di una maggiore trasparenza: spingere le aziende a rendere noti tutti i finanziamenti pubblici ricevuti per la ricerca e lo sviluppo di farmaci, è un passo fondamentale per garantire un prezzo adeguato e accessibile per le persone che ne hanno bisogno. Inoltre, i piani per la concessione di licenze obbligatorie attraverso la sospensione dei dati e dell’esclusiva sul mercato sarebbero storici e dovrebbero incoraggiare altri paesi e regioni ad adottare misure simili per garantire la disponibilità di medicinali a prezzi accessibili”. Dimitri Eynikel Consulente per le politiche dell’UE della Campagna per l’accesso ai farmaci di MSF

Tuttavia, esprimiamo profondi dubbi rispetto all’introduzione di un sistema di voucher trasferibili per lo sviluppo di nuovi antibiotici, perché prolungherebbe il monopolio farmaceutico, ritarderebbe la produzione di farmaci generici e rallenterebbe l’accesso a farmaci generici a prezzi accessibili per i pazienti e per i sistemi sanitari.

Esortiamo gli Stati membri dell’UE e il Parlamento europeo a non rinunciare a questa opportunità di salvaguardare legalmente gli interessi della salute pubblica e a rimanere vigili fino a quando questa nuova proposta non diventerà legge: le disposizioni sulla trasparenza e sulle licenze obbligatorie non devono essere indebolite, e se l’accesso ai farmaci a prezzi accessibili nell’UE è una priorità, qualsiasi inclusione di voucher di esclusività trasferibili dovrebbe essere seriamente contestata”. Dimitri EynikelConsulente per le politiche dell’UE della Campagna per l’accesso ai farmaci di MSF