Coronavirus Brasile: siamo in Amazzonia per supportare il sistema sanitario al collasso

Coronavirus Brasile: siamo in Amazzonia per supportare il sistema sanitario al collasso

Stiamo intensificando le nostre operazioni sul Covid-19 nell’Amazzonia brasiliana, che con 1.780 decessi è tra le regioni con il maggior numero di morti nel paese, nonostante una popolazione relativamente limitata.

Nell’area l’epidemia ha determinato il crollo non solo del sistema sanitario ma anche di quello funerario.

Data la gravità della situazione, ci occuperemo di assistere i pazienti critici in terapia intensiva, di garantire l’isolamento medico per quelli meno gravi e di attività di promozione della salute, cruciali per spezzare la catena del contagio sia nelle aree urbane che in quelle rurali.

Gli ospedali locali di Manaus, capitale dello stato di Amazonas, sono riusciti ad aumentare il numero di letti in terapia intensiva, ma il tasso di mortalità legato alla malattia rimane elevato.

Nelle ultime settimane, nella capitale e in tutto lo stato, i numeri hanno raggiunto livelli allarmanti.

Per ridurre i decessi, lavoreremo presso l’ospedale “28 de Agosto” di Manaus gestendo 12 posti letto nel reparto di terapia intensiva e altri 36 dedicati ai casi più lievi, in modo da supportare lo staff medico nella cura dei pazienti Covid.

I nostri team si stanno preparando a supportare anche altri ospedali della città.

Abbiamo già lavorato a Manaus in sei strutture per rifugiati e senzatetto, organizzando sessioni di promozione della salute, fornendo supporto sulle misure di igiene e prevenzione volte a contrastare e contenere il virus ed effettuando visite mediche per individuare persone che potessero aver contratto il virus.

Entro la fine di questa settimana, in collaborazione con le autorità locali, allestiremo un centro di isolamento e osservazione per le persone vulnerabili positive al coronavirus ma che non necessitano del ricovero ospedaliero.

La salute delle comunità indigene, che hanno limitato accesso alle cure mediche, è un elemento di grande preoccupazione per la nostra organizzazione, che è in contatto con i leader comunitari indigeni per guidare l’assistenza a queste comunità.

In settimana le nostre équipe inizieranno a fornire cure anche nelle aree più remote e rurali dello stato, in particolare nel comune di São Gabriel da Cachoeira.

La situazione nell’Amazzonia brasiliana è molto preoccupante. Crediamo che il nostro lavoro possa fare la differenza e stiamo facendo del nostro meglio per iniziare le attività il più rapidamente possibile”. Cecilia Hirata Capo progetto di MSF nello stato di Amazonas

Rallentare la diffusione del Covid-19 è un altro obiettivo cruciale della nostra risposta nel paese.

Riducendo il tasso di contagio, diminuisce il numero di pazienti gravemente malati che necessitano di cure mediche, alleviando così il carico sul sistema sanitario.

Le attività di promozione della salute sono essenziali per la diffusione di una corretta informazione sulle misure di prevenzione. Prevediamo di espandere questo tipo di attività sia nelle aree urbane che in quelle rurali.

Per raggiungere le persone che vivono nelle aree remote, i nostri team si stanno preparando a fornire corsi di formazione ai leader comunitari in modo tale che le conoscenze apprese vengano poi trasmesse a tutte le comunità.

In Brasile, oltre a Manaus, MSF sta rispondendo al COVID-19 nelle città di San Paolo, Rio de Janeiro e Boa Vista.