Cosa riserva il futuro ai bambini in difficoltà dell Armenia?

Armenia, giugno 2004 Le autorità armene devono riformare i Centres Républicains d’Education Spéciales (CRES – Centri Repubblicani di Educazione Speciali) e il sistema assistenziale alle famiglie e ai bambini con difficoltà sociali. E’ MSF a dirlo mentre chiude la sua missione dopo sette anni all’istituto di rieducazione di Vardashen e per le strade di Erevan. Attraverso il lavoro svolto da team multidisciplinari (medici, psicologi, insegnanti speciali, legali) MSF ha dimostrato che esiste un’alternativa ai metodi violenti e repressivi utilizzati nei CRES: un approccio educativo basato sul rispetto sia del bambino come individuo sia dei suoi diritti.

Il programma di prevenzione di MSF ha dimostrato anche che, prestando assistenza individuale alle famiglie in difficoltà, molti bambini possono restarvi: non vanno più a chiedere l’elemosina per guadagnarsi da vivere e non corrono più il rischio di essere rinchiusi in un riformatorio, del tutto inadeguato alla loro età.

I risultati e le conclusioni di questo lavoro sono state condivise con le autorità armene a settembre 2003. Comunque è certo che, malgrado tutte le dichiarazioni fatte, le cose sono cambiate pochissimo. Non è stato preso alcun provvedimento politico formale per cercare di trovare alternative valide all’oltraggio di chiudere i bambini in questi istituti e per convertire i CRES: da istituti di repressione a istituti di recupero sociale. Riguardo alla condizione dei CRES e alla stigmatizzazione dei bambini che vengono internati lì, le autorità armene non hanno fornito risposte alle domande fatte nove mesi fa: malgrado il 95% dei bambini di Vardashen sia lì non per aver infranto la legge ma per problematiche legate alla sfera sociale, perdura a tutt’oggi la confusione tra difficoltà legate alla sfera sociale e la delinquenza.

L’adozione di un regolamento interno, ratificato dal ministro, o l’aumento del personale di servizio nelle ore notturne nel CRES di Vardashen, sono azioni concrete ma del tutto insufficienti.

I maltrattamenti ai bambini nei CRES continuano e vi sono state nuove violenze lo scorso settembre a Vardashen. In un altro CRES, Noubarashen, malgrado le denunce pubbliche, non è stato fatto niente per fermare le violenze contro i bambini né per cambiare i metodi di rieducazione.

E’ fondamentale e improrogabile che le autorità attuino riforme dettagliate per dare a questi bambini un aiuto adeguato.

Dopo sette anni di lavoro nei CRES di Vardashen e quattro anni con i bambini in difficoltà, e con le loro famiglie, a Erevan, MSF fa presente che esiste un modo alternativo di aiutare i bambini in difficoltà dell’Armenia, affinché essi possano sperare in un futuro accettabile.

I suggerimenti di MSF .

1 – I CRES devono essere sostituiti da istituti aperti

Gli istituti attualmente non offrono adeguate garanzie che i bambini non siano vittime di violenze durante il loro internamento in istituto.

2 – Si deve organizzare il ritorno dei bambini in famiglia, ove possibile

In collaborazione con i servizi locali (scuole, scuole notturne, centri diurni, Ong e associazioni di quartiere) la priorità deve essere quella di mantenere il bambino all’interno della cerchia familiare, dando supporto individuale alla famiglia.

3 – I bambini che non possono stare con le famiglie devono essere messi in istituti aperti, vicini alle famiglie

Stando vicini alle famiglie si possono mantenere i legami familiari e i bambini in questo modo possono continuare la loro formazione in un ambiente scolastico normale, esterno all’istituto.

4 – Riforma globale del sistema di internamento dei bambini, con focus sul mantenimento dei bambini in famiglia e sulla ricerca di alternative al loro internamento in istituto.

In primo luogo si deve chiarire la posizione della “Commissions d’Orientation des Mineurs” (Commissione d’Orientamento dei Minori), che deve essere in grado di collaborare con i servizi sociali e educativi sia in famiglia che nei centri diurni. Per quanto riguarda i bambini in pericolo, come anche i minori che delinquono (un minore che delinque è anche un bambino in pericolo) si deve istituire una difesa legale dei minori con giurisdizioni speciali (giudici e tribunali dei minori).