Covid-19 India: 350.000 casi al giorno, mancano farmaci e ossigeno

Covid-19 India: 350.000 casi al giorno, mancano farmaci e ossigeno

In India sono circa 350.000 al giorno i casi di contagio da Covid-19 e nell’ultima settimana il tasso di positività è pari al 6,2%. Le strutture e il personale sanitario devono far fronte a questa impennata di casi.

I nostri team ci informano di gravi carenze di posti letto negli ospedali per i casi più gravi e la mancanza di forniture di ossigeno e medicinali.

In particolare, a Mumbai le strutture sanitarie sono sopraffatte dall’arrivo di persone in condizioni critiche. Le autorità locali, dopo l’esperienza dello scorso anno, hanno iniziato ad aumentare la capienza negli ospedali, a fornire screening e test negli insediamenti informali della città ed hanno istituito delle “Covid War Rooms”, utili nelle attività di triage dei pazienti e nel fornire referti.

In diversi stati, come Delhi, Punjab, Madhya Pradesh, Karnataka e Maharashtra, è entrato in vigore il coprifuoco come misura di contrasto alla diffusione del virus e gli spostamenti sono stati fortemente limitati. Luoghi pubblici come centri commerciali e ristoranti, sono stati chiusi, restano aperti solo i servizi essenziali.

Sia dottori che infermieri sono ormai al limite e l’accesso alle cure è compromesso a livello generale. Con il numero di casi e la richiesta di letti d’ospedale in crescita, è probabile che la pressione sul sistema sanitario aumenti ulteriormente. C’è immediato bisogno di maggiore accesso all’ossigeno e una migliore gestione dei pazienti. I nostri team stanno lavorando duramente per rafforzare le misure prevenzione e controllo dell’infezione perché siamo preoccupati dal rischio di infezione degli operatori sanitari. Proteggere le nostre équipe, e tutto il personale sanitario, in modo che possano continuare a fornire cure mediche e mitigare la diffusione del virus è un obiettivo cruciale”. Daniela Garone Responsabile medico di MSF

Siamo al fianco dello staff medico e ai pazienti, continuando ad assicurare cure anche ai malati di tubercolosi (TB/DR) e a tutelare i più vulnerabili. Al momento siamo attivi con un team di 50 operatori, ma stanno per arrivare altre figure a supporto con esperienza in campo Covid, anche se raggiungere l’India sta diventando sempre più complicato.

Infermiere MSF nel centro di trattamento Tubercolosi, India

Nello stato del Maharashtra, a Mumbai, forniamo supporto alle istituzioni locali in uno dei centri dedicati al trattamento del Covid-19. Questa struttura ospita 2.000 posti letto e MSF supporta due unità all’interno del centro. Un team di tecnici di laboratorio, anestesisti, dottori, infermieri e psicologi sta lavorando per incrementare la capienza e gestire casi più o meno gravi.

Una delle nostre attività consiste nell’assicurare continuità nelle cure a più di 2.000 pazienti affetti da TB/DR presso una clinica di MSF e l’ospedale Shatabdi, mentre si procede al potenziamento degli screening, delle misure di protezione, dei test all’interno della comunità e in 9 strutture sanitarie.

Proseguono, inoltre, le attività digitali di promozione della salute di MSF nel quartiere M-East (MEW) di Mumbai. I team forniscono informazioni sull’infezione e sulla prevenzione, distribuiscono kit sanitari e mascherine, forniscono supporto psicologico anche con visite di monitoraggio a domicilio a gruppi di persone vulnerabili ogni 15 giorni.

La campagna vaccinale Covid-19 in India

Le autorità del paese hanno lanciato la campagna vaccinale a gennaio 2021. Gli operatori sanitari, in prima linea dall’inizio della pandemia, sono stati vaccinati nella prima fase, mentre la seconda e terza fase hanno coinvolto le persone di età superiore ai 60 e ai 45 anni. A partire dal primo maggio, la maggior parte degli stati intende allargare la vaccinazione a tutte le persone sopra i 18 anni.

È importante aumentare le immunizzazioni sicure ed efficaci per ridurre la mortalità legata al Covid-19 e allo stesso tempo ridurre il carico di lavoro sui sistemi sanitari.

Da ottobre 2020 a metà febbraio 2021, l’India ha assistito a un calo delle nuove infezioni da Covid-19 e alcuni esperti di salute pubblica ritengono che ciò abbia portato le persone a credere in un falso senso di sicurezza, abbandonando comportamenti appropriati come indossare le mascherine e mantenere una distanza fisica.

In aggiunta a comportamenti superficiali, è probabile che eventi di grande diffusione come raduni e iniziative sociali abbiano svolto un ruolo chiave nell’aumento dei casi nel paese. E in un paese come l’India, dove la densità di popolazione è molto alta, soprattutto in una città come Mumbai, diventa difficile seguire le misure richieste nei luoghi pubblici.

Assistenza sanitaria per le popolazioni vulnerabili

In India l’accesso globale a cure mediche è attualmente compromesso. A Mumbai l’assistenza per i malati Covid-19 è organizzata in ospedali dedicati, ma anche quella non Covid è sotto stress poiché l’intero sistema sanitario sta affrontando questa crisi.

Stiamo concentrando il nostro supporto sui pazienti e sulle popolazioni più vulnerabili, ovvero persone che hanno già altre malattie, come il diabete, l’HIV o la tubercolosi (TB). È necessario un accesso tempestivo a cure mediche di qualità, inclusa l’ossigenoterapia.

L’aumento dei casi gravi di Covid-19 ha incrementato il numero di persone che necessitano di ricovero in ospedale e ossigenoterapia, per questo abbiamo iniziato a supportare il centro per il trattamento Covid-19 di Mumbai.

MSF in India per l’emergenza Covid-19

Operatore MSF effettua una visita a un paziente Covid-19 in India

Nel 2020, in collaborazione con il governo del Bihar, abbiamo co-gestito una struttura per il trattamento di casi Covid, ha svolto attività per la promozione della salute rivolte ad operatori sanitari e nelle baraccopoli di Govandi, Mumbai.

Abbiamo supportato il trattamento di casi moderati di Covid-19 in una struttura da 1.100 posti letto a Mumbai, condotto attività idriche, igienico-sanitarie e di disinfezione in 20 bagni comunitari in uno slum hotspot nel quartiere M-East di Mumbai, ha distribuito dispositivi di protezione individuale, ed effettuato screening Covid-19 e per la tubercolosi dei senzatetto a nord-est di Delhi.

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