Fistola ostetrica. Trasferito il nostro centro di Urumuri all’ospedale regionale di Gitega

Fistola ostetrica. Trasferito il nostro centro di Urumuri all’ospedale regionale di Gitega

Cinque anni dopo il suo avvio, la gestione del centro per il trattamento della fistola ostetrica di Urumuri, creato da MSF, è stato ufficialmente trasferito all’ospedale regionale di Gitega. Grazie alla formazione dell’équipe medica e al supporto di partner come UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) e WFP (Programma alimentare mondiale), il trattamento gratuito sarà garantito dopo la nostra partenza.

Dopo cinque anni di attività e molta formazione delle équipe mediche, il centro di Urumuri è adesso in grado di andare avanti da solo. Nel corso degli anni, abbiamo instaurato una relazione di fiducia con il Ministero della Salute e della Lotta all’Aids e con la direzione dell’ospedale di Gitega. L’ospedale di Gitega ha dimostrato grande determinazione e coinvolgimento nel prendersi carico del centro. Siamo, quindi, fiduciosi sulla continuazione di questa attività, importante per molte donne del Burundi. Bruno Duchenne Capo missione di MSF in Burundi

 

Per supervisionare la transizione, è stato creato un comitato transitorio, diretto dal Capo ispettore per i servizi sanitari. Primo passo è stato formare la dottoressa Brigitte Ndelema nel trattamento sanitario e chirurgico della fistola presso il centro. Infermieri e assistenti sono stati poi assegnati al centro e le équipe dell’ospedale sono state gradualmente formate su diversi aspetti del trattamento. Un’équipe completa è attiva sul posto dall’1 giugno.

Dopo la partenza di MSF, UNFPA fornirà supporto, rifornendo il centro della necessaria attrezzatura chirurgica, di generi alimentari e kit sanitari per assicurare condizioni dignitose alle pazienti. UNFPA organizzerà anche campagne di controllo e trattamento sanitario.

È stato instaurato un contatto anche con diversi partner (la Federazione Internazionale per la disabilità, per esempio) per assicurare la continuità di certi aspetti del trattamento come il rimborso dei costi di trasporto per le pazienti indigenti e una linea telefonica gratuita (22 40 40 40).

In cinque anni, circa 2.000 donne hanno ricevuto un trattamento sanitario al centro di Urumuri e la maggioranza ha pienamente recuperato. Con il trasferimento della sua attività all’ospedale regionale di Gitega, le donne saranno in grado di tornare ad avere una vita normale e dignitosa”, conclude Bruno Duchenne.

Nonostante la partenza da Gitega, rimane l’impegno di MSF nell’assistenza alla popolazione del Burundi durante la crisi elettorale. A Bujumbura, sosteniamo diversi ospedali pubblici da maggio 2015. A fianco della Croce Rossa locale, l’équipe di MSF ha avviato un servizio di ambulanza per ferite gravi e per la distribuzione di kit d’emergenza presso i presidi sanitari. MSF sta attualmente sostenendo l’ospedale di Arche per i casi che richiedono un trattamento chirurgico d’emergenza. Dal 26 giugno, circa 150 feriti sono stati curati presso l’ospedale.

Il centro di Urumuri. Com’è nato:

Come parte del progetto di trattamento ostetrico e ginecologico nel distretto sanitario a Kabezi, l’équipe di MSF ha rilevato un’alta prevalenza di fistola ostetrica tra le sue pazienti. In Burundi, la fistola è una complicazione frequente del parto. Nella maggior parte dei casi, è causata da un lungo e difficile travaglio che si verifica quando il bambino non riesce a passare attraverso il canale di nascita. Ciò provoca una lesione del tratto genitale che causa incontinenza urinaria e perfino fecale.

In accordo con il Ministero della Salute e della Lotta all’Aids del Burundi, a giugno 2010, MSF ha aperto il centro di Urumuri all’interno della struttura dell’ospedale regionale di Gitega. Da quel momento, il centro ha offerto un trattamento continuo, gratuito e di alta qualità e portato avanti campagne di sensibilizzazione sul controllo sanitario per assicurare l’accesso alle cure ai pazienti in tutto il Burundi.

Il progetto è singolare nel suo approccio olistico poiché fornisce assistenza prima e dopo l’operazione, fisioterapia e supporto psicologico. Questi servizi, disponibili sette giorni a settimana, hanno lo scopo di assicurare un recupero fisico e psicologico.

È stata creata, inoltre, nel 2011 una linea telefonica di ascolto, al 22 40 40 40, per fornire informazioni sulla fistola e dare consigli e supporto (in media, si ricevono più di 300 chiamate al mese).

Dall’apertura del centro nel 2010 a luglio di quest’anno, 1.780 donne hanno ricevuto un intervento chirurgico riparatorio della fistola e 1.270 hanno pienamente recuperato (71%). Guardando ai soli casi nuovi, il tasso di recupero si attesta intorno all’80%.

Per sensibilizzare sulla fistola ostetrica e aiutare le donne che ne soffrono, sono stati avviati degli incontri formativi nel corso degli anni:

  • Più di 400 dirigenti provinciali da tutto il paese sono stati formati prima di campagne di  screening;
  • Più di 10.000 contatti locali (personale medico, volontari della Croce Rossa del Burundi, ecc.) sono stati informati sulla situazione corrente;
  • 210 ambasciatrici (donne curate presso il centro e che vogliono condividere la loro esperienza nella loro comunità);
  • Più di 1.200 infermieri dai centri sanitari e dagli ospedali di tutto il Burundi;
  • Più di 2.000 studenti della scuola paramedica e i loro professori;
  • Più di 270 dottori degli ospedali del distretto sanitario sono stati formati per lo screening.