L’ospedale di Al Shifa, la più grande struttura sanitaria dove lavora ancora il nostro personale è stato colpito più volte, compresa la maternità, causando diversi morti e feriti.
Le ostilità intorno all’ospedale non sono cessate. Le nostre équipe e centinaia di pazienti sono ancora all’interno. Ribadiamo con urgenza il nostro appello a fermare gli attacchi contro gli ospedali, per un cessate il fuoco immediato e per la protezione delle strutture mediche, del personale medico e dei pazienti.
“Ci stanno uccidendo qui, per favore fate qualcosa” racconta un infermiere di MSF dal seminterrato dell’ospedale di Al Shifa, dove lui e la sua famiglia si stanno riparando dagli incessanti bombardamenti. “Quattro o cinque famiglie si stanno rifugiando ora nel seminterrato, i bombardamenti sono così vicini, i miei figli piangono e urlano per la paura”.
“La situazione ad Al Shifa è davvero catastrofica. Chiediamo al governo israeliano di cessare questo assalto senza tregua al sistema sanitario di Gaza. Il nostro staff e i nostri pazienti si trovano all’interno dell’ospedale di Al Shifa, dove i pesanti bombardamenti non si sono fermati da ieri” afferma Ann Taylor, capomissione di MSF nei Territori Occupati Palestinesi.
L’ospedale di Al Shifa è il principale complesso ospedaliero della Striscia di Gaza, con 700 posti letto, che fornisce cure d’emergenza e chirurgiche. Attualmente non ci sono altre strutture nella Striscia in grado di ricoverare e curare un numero così elevato di pazienti con ferite complesse, a volte potenzialmente mortali.
Nonostante gli attacchi e molte lacune, il personale è riuscito a mantenere l’ospedale operativo. Ieri, l’ospedale Al Shifa non aveva più l’energia elettrica. Le ambulanze non possono più muoversi per assistere i feriti e i bombardamenti ininterrotti impediscono ai pazienti e al personale di lasciare la struttura.
Lo staff di MSF ad Al Shifa ha visto persone colpite mentre cercavano di fuggire dall’ospedale.
Denunciamo l’attacco dell’esercito israeliano contro civili intrappolati nell’ospedale di Al Shifa. È necessario un cessate il fuoco urgente e incondizionato da parte di tutte le parti in guerra; gli aiuti umanitari devono essere forniti a tutta la Striscia di Gaza, adesso!
Abbiamo perso i contatti con un chirurgo che lavora e si rifugia nell’ospedale di Al Quds con la sua famiglia. Altre strutture sanitarie, tra cui l’ospedale di Al Rantisi, che MSF ha sostenuto in passato, sarebbero state circondate dai carri armati israeliani.
Esortiamo gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, gli Stati membri della Lega araba, dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica e dell’Unione Europea, che hanno ripetutamente chiesto il rispetto del diritto internazionale umanitario, ad agire per garantire un cessate il fuoco immediato. Gli orrori che si stanno svolgendo a Gaza dimostrano chiaramente che gli appelli alla moderazione e al rispetto del diritto internazionale umanitario sono rimasti inascoltati. Lavorare per raggiungere un cessate il fuoco è il modo più efficace per garantire la protezione dei civili.
Dal 7 ottobre sono state ferite migliaia di persone, molte delle quali sono in condizioni critiche e richiederanno interventi chirurgici complessi e cure prolungate per settimane, se non mesi. Questo può essere fatto solo con un cessate il fuoco totale e la fornitura incondizionata di aiuti umanitari, compreso l’accesso a cibo, carburante e acqua; da questo dipende la sopravvivenza della popolazione di Gaza.