Aggiornamento 28 gennaio: dopo 9 giorni, alla Geo Barents è stato assegnato il porto di Augusta. Le 439 persone sopravvissute a bordo hanno finalmente un luogo sicuro dove poter sbarcare!
Alla #GeoBarents è stato appena assegnato il porto di Augusta. Finalmente le 439 persone sopravvissute a bordo hanno un luogo sicuro dove poter sbarcare! pic.twitter.com/JwefFh9Yga
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) January 28, 2022
Dopo giorni intensi di salvataggi nel Mediterraneo Centrale, a bordo della Geo Barents ci sono 439 persone, tra cui molti minori non accompagnati.
Dopo i rifiuti dei giorni scorsi di Malta, siamo ancora in attesa di una risposta da parte del governo italiano per ricevere indicazione sul porto sicuro dove poter sbarcare. Le persone a bordo sono stremate dal lunghissimo viaggio e questa attesa non fa altro che aumentare in loro la paura e l’incertezza.
L’Europa si sta mostrando ancora una volta indifferente davanti alla loro sofferenza.
La scorsa notte è arrivata a Lampedusa un’imbarcazione con circa 200 persone, tra cui sette cadaveri. Sette persone morte di ipotermia alle porte dell’Europa. Questa è la realtà nel Mediterraneo Centrale. Persone che hanno attraversato il deserto, sono state rinchiuse nei centri di detenzione in Libia e che attraversano il Mediterraneo in pieno inverno muoiono di ipotermia alle porte dell’Europa. INACCETTABILE.
Chiediamo un porto sicuro per la Geo Barents che ha ancora a bordo 439 persone. Dopo i rifiuti di Malta e Italia dei giorni scorsi auspichiamo che finisca l’indifferenza dell’Europa di fronte ai bisogni e le sofferenze di queste persone”. Claudia Lodesani Presidente MSF Italia
“Di notte fa molto freddo. Il senso di paura e incertezza a bordo della #GeoBarents aumenta. Dopo il rifiuto di Malta, chiediamo al governo italiano di assegnarci un porto sicuro per permettere lo sbarco dei 439 sopravvissuti, dopo un lungo ed estenuante viaggio” Alida #MSF pic.twitter.com/9DBr4Gqa2Y
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) January 26, 2022