Global Fund: rapporto sulla lotta contro HIV, tubercolosi e malaria

Global Fund: rapporto sulla lotta contro HIV, tubercolosi e malaria

In occasione del Global Fund, Medici Senza Frontiere pubblica il rapporto sulla lotta contro HIV, tubercolosi e malaria. I 18 miliardi richiesti sono insufficienti per eliminare queste malattie entro il 2030.

Pubblichiamo il rapporto “Bridging the gaps / Colmare i gap” per chiedere ai donatori – inclusa l’Italia – di aumentare il sostegno a questo meccanismo, mentre i paesi più colpiti sono in difficoltà nel sostenere economicamente questi programmi sanitari.

Nel rapporto viene analizzata la situazione in 7 paesi (Guinea, Mozambico, Myanmar, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan e Uganda) dove i nostri team sono testimoni di un peggioramento della situazione sanitaria per la mancanza di fondi, aggravata dall’emergenza del Covid-19 e dalla crisi economica. 

Il Global Fund sostiene, a ragione, che ci sono stati enormi progressi negli ultimi venti anni. Tuttavia, ci sono ancora numerose lacune, accresciute negli ultimi anni, che rappresentano oggi una sfida reale per la vita e la salute delle persone e per i progressi previsti per il futuro. È assolutamente necessario e urgente rafforzare l’impegno per colmare questi divari e recuperare i risultati mancati negli ultimi anni.” Mit Philips esperta di salute pubblica di MSF

La situazione oggi

Nel 2020, per la prima volta in dieci anni, si è registrata una battuta d’arresto nel contrasto a queste tre malattie.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i decessi per tubercolosi, malattia prevenibile e curabile, sono aumentati da 1,2 milioni nel 2019 a 1,3 milioni nel 2020, lo stesso dato del 2017. Si contano inoltre 10 milioni di nuovi contagi ogni anno, con una diminuzione del 19% del numero di persone in cura contro le forme resistenti ai farmaci. 

Un paziente affetto da tubercolosi resistente ai farmaci attende che l'infermiera prepari il farmaco per la tubercolosi per via endovenosa

Allo stesso modo, il numero di persone morte per malaria è aumentato del 12% rispetto al 2019, con 627.000 morti, anche per l’interruzione dei servizi causata dalla pandemia di Covid-19.   

Sebbene il numero stimato di decessi dovuti all’HIV sia leggermente diminuito, il numero di persone che si sottopongono al test è diminuito del 22%, mentre i servizi di prevenzione hanno subito una riduzione dell’11%. Circa 9,5 milioni di persone che convivono con l’HIV non sono ancora in terapia, mentre quasi un terzo di chi inizia la cura mostra già i sintomi di malattia da HIV avanzato. 

I pazienti stanno pagando il prezzo più alto dell’attuale mancanza di fondi, in particolare i più fragili come donne, bambini e categorie a rischio. Nei paesi in cui operiamo riscontriamo una copertura inferiore e un rallentamento della prevenzione e della cura di queste malattie. I paesi sono costretti a posporre gli interventi essenziali, ritardare innovazioni importanti e fare dei tagli rilevanti sui farmaci per il trattamento delle infezioni legate all’AIDS e le cure per la tubercolosi pediatrica. Per gestire meglio le sfide future, come lo scoppio di pandemie, conflitti o crisi economiche, sono necessari maggiori investimenti per un piano di emergenza, fondi di riserva e un approccio comunitario.” Mit Philips esperta di salute pubblica di MSF

Le previsioni per il futuro

Si stima che siano necessari 130 miliardi di dollari per contrastare HIV, tubercolosi e malaria per il triennio 2024-26: il Global Fund potrebbe contribuire per il 14% con 18 miliardi di dollari e un altro 19% dovrebbe arrivare da altri finanziamenti internazionali, mentre le risorse messe in campo dai paesi colpiti dovrebbe rappresentare il 45% del totale, a cui mancherebbe ancora il 22% dei fondi necessari. Una carenza di donatori europei, in particolare, avrebbe un impatto doppiamente negativo, in quanto ridurrebbe proporzionalmente l’impegno degli Stati Uniti, che è limitato a un massimo di un terzo dell’importo totale.

I paesi donatori dovrebbero agire sulla riduzione e sul contenimento delle pandemie e la prima opportunità per farlo è aumentare i loro fondi in occasione di questa conferenza. Il Global Fund chiede un minimo di 18 miliardi di dollari per tre anni, ma si tratta di una previsione ottimistica perché sarà necessaria una cifra decisamente maggiore per colmare le lacune attuali e future.” Mit Philips esperta di salute pubblica di MSF