Medici Senza Frontiere (MSF) si rallegra per la guarigione della collega infettata dal virus Ebola in Liberia, a metà settembre, notizia confermata oggi dal Ministero della Salute francese.
“Condividiamo la gioia della famiglia della nostra collega. E' una bellissima notizia e un immenso sollievo per tutta MSF. E ci teniamo a menzionare il lavoro e la mobilitazione delle equipe dell’ospedale belga che l’ha presa in carico al suo ritorno in Francia” ha detto Stéphane Roques, direttore generale di MSF.
Dall’inizio dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale, nel marzo 2014, il personale medico e non medico dei Ministeri della Salute dei paesi colpiti dal virus e delle ONG che sono andate in loro soccorso si è notevolmente esposto alla malattia. Si stima che siano più di 373 gli operatori medici infettati dal virus dall’inizio dell’epidemia, 208 non sono sopravvissuti. Dal marzo 2014, 16 membri dello staff MSF hanno contratto il virus, 9 sono deceduti.
“Il nostro pensiero va agli altri membri dello staff di MSF che hanno contratto il virus Ebola dall’inizio del nostro intervento, in particolare a coloro che ne sono morti e ai loro cari” continua Stéphane Roques.
Circa 3.000 operatori di MSF, tra internazionali e personale locale, sono ancora impiegati contro l’Ebola in Guinea, Liberia e Sierra Leone.
"Vista la rapidità con cui il virus si diffonde, dobbiamo purtroppo riconoscere la possibilità che altri operatori del ministero della Salute, di MSF, così come altri membri delle loro famiglie, potranno contrarre l’Ebola. Per il bene di tutte le popolazioni nei paesi più colpiti, MSF non può che esortare ancora una volta gli Stati che ne hanno i mezzi ad agire immediatamente per fermare l’epidemia” conclude Stéphane Roques.