Il morbo di Chagas dimenticato dall Assemblea dell OMS

Roma/Ginevra – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha accorciato la durata del meeting annuale dei Ministri della Salute a causa dell’influenza A(H1N1) e ha rimandato le discussioni in merito al morbo di Chagas. Medici Senza Frontiere (MSF) chiede che si aumenti il numero di persone per le quali vengono realizzate la diagnosi e il trattamento di questa malattia dimenticata.

L’Assemblea dell’OMS, riunione annuale che a Ginevra riunisce i Ministri della Salute, era un’occasione per tutti gli stati per impegnarsi a intensificare la lotta al morbo di Chagas, una malattia tropicale ampiamente dimenticata, endemica in molti paesi dell’America Latina, che si stima colpisca ogni anno 14milioni di persone e ne uccida circa 15mila.

“In occasione del centenario della scoperta del morbo di Chagas, MSF si aspettava che l’Assemblea dell’OMS avrebbe adottato una risoluzione, da parte di tutti gli stati, per includere l’assistenza ai malati cronici di Chagas all’interno dei propri sistemi di assistenza medica di base e per investire di più nella ricerca”, dichiara Roger Teck, direttore delle operazioni di MSF Spagna. “Le persone colpite da questa malattia dimenticata, sono state dimenticate ancora una volta. L’assenza del morbo di Chagas dall’agenda dell’Assemblea dell’OMS, non deve rappresentare una scusa per non agire. I governi e gli stati in cui la malattia è endemica dovrebbero fare pressioni per sviluppare e migliorare i protocolli nazionali e internazionali per combattere il Chagas.”

I programmi di trattamento del Chagas si concentrano tradizionalmente sulla prevenzione della malattia attraverso il controllo dei “kissing bugs”, gli insetti ematofagi che trasmettono il virus. L’esperienza di MSF in Honduras, Nicaragua, Guatemala e Bolivia, dal 1999, ha però dimostrato come la prevenzione non sia ancora sufficiente.

“L’impegno nella prevenzione – ha spiegato Gemma Ortiz, responsabile dei progetti di MSF per il Chagas – ignora i bisogni di chi è già malato e sta soffrendo in silenzio. Negli stati in cui il Chagas è endemico, i governi dovrebbero effettuare un monitoraggio attivo, svolgere diagnosi e trattare un maggior numero di pazienti. L’accesso alla diagnosi e alle cure deve diventare la priorità.”

MSF esorta inoltre gli stati membri dell’OMS a esaminare una serie di meccanismi di finanziamento alternativi, come i fondi premio, per stimolare la ricerca e il miglioramento delle tecniche di diagnosi e di trattamento dei pazienti, in qualsiasi stadio della malattia. La mancanza di incentivi commerciali per investire nella ricerca e nello sviluppo del Chagas ha reso questo virus una malattia dimenticata da decenni.

Il Chagas è un virus causato dal parassita Trypanosoma cruzi. Ha avuto origine in America Latina e in seguito alla migrazione e alla mobilità, ha poi raggiunto anche gli Stati Uniti, l’Europa, l’Australia e il Giappone. Quando si presenta in forma cronica, il Chagas colpisce il cuore e l’intestino, portando anche alla morte.

 

MSF dal 1999 ha avviato progetti contro il Chagas in Honduras, Nicaragua, Guatemala e Bolivia.