A seguito del raid israeliano, sia aereo che con blindati via terra, nella città palestinese di Jenin, stiamo supportando l’ospedale Khalil Suleiman fornendo assistenza medica al pronto soccorso.
Secondo le autorità palestinesi sono 5 i morti e oltre 90 i feriti e, secondo quanto riferito dai funzionari locali, nell’incursione iniziata questa mattina sono rimasti coinvolti anche 7 soldati israeliani.
A seguito dell’incursione delle forze israeliane a Jenin, la nostra équipe sta fornendo assistenza medica al pronto soccorso dell’ospedale Khalil Suleiman. Il numero di vittime è aumentato nel corso della giornata, visto il grande numero di persone rimaste coinvolte. Il nostro team è rimasto sul posto per fornire supporto al personale medico e paramedico dell’ospedale”. Jovana Arsenijevic Responsabile del progetto di MSF a Jenin
Degli oltre 90 feriti, 64 persone sono state curate all’ospedale Khalil Suleiman, dove si trovano i nostri team. Dieci pazienti sono ancora in condizioni critiche. Si tratta del numero più alto di feriti a Jenin in un solo giorno da anni.
🔴#Palestina
Stiamo supportando il personale medico dell’ospedale Khalil Soliman di #Jenin, dove è avvenuto un un raid dell’esercito israeliano. 3 palestinesi sono stati uccisi, 45 i feriti alcuni con gravi ferite, anche una ragazza di 15 anni colpita alla testa da un proiettile— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) June 19, 2023
Questa escalation senza precedenti è scioccante e oltraggiosa. Sebbene Jenin sia stata testimone per settimane di violenze e disordini, il livello di violenza di oggi è allarmante”. Jovana Arsenijevic
Responsabile del progetto di MSF a Jenin
Secondo i media del governo palestinese, anche l’ospedale Ibn Sina è stato attaccato. Le infrastrutture mediche e le proprietà civili non sono obiettivi, colpirle è inaccettabile e rappresenta una violazione del diritto internazionale umanitario.
Condanniamo l’uso indiscriminato della violenza a Jenin.