Jenin, Palestina: a seguito del raid israeliano, sia aereo che con blindati via terra, nella città di Jenin, Medici Senza Frontiere sta supportando l’ospedale Khalil Suleiman fornendo assistenza medica al pronto soccorso.
🔴#Cisgiordania🔴
7 persone sono state uccise e altre 37 sono rimaste ferite in un attacco aereo e via terra delle forze israeliane nel campo profughi di #Jenin, il più popolato in #Cisgiordania dal 2002.Il nostro team sul posto sta fornendo assistenza medica.⬇️
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) July 3, 2023
Il raid, avvenuto via terra e per via aerea, ha causato danni anche alle strutture sanitarie. Diverse bombole di gas lacrimogeno sono cadute nel cortile dell’ospedale Khalil Suleiman, dove dalle 2 del mattino i nostri team stanno curando i pazienti con ferite da arma da fuoco. Inoltre, i bulldozer militari hanno distrutto le strade che portano al campo profughi di Jenin, impedendo alle ambulanze di raggiungere i pazienti che necessitano di cure.
I raid a Jenin stanno diventando sempre più frequenti e sempre più intensi. Abbiamo visto diversi pazienti con ferite da arma da fuoco alla testa e abbiamo ricevuto 37 pazienti feriti. Le dichiarazioni delle forze israeliane secondo cui vengono prese di mira solo le infrastrutture militari sono in netto contrasto con quello che vediamo: l’ospedale dove stiamo curando i pazienti è stato colpito da gas lacrimogeni”. Jovana Arsenijevic Coordinatrice del progetto di MSF a Jenin