La Geo Barents può tornare in mare: sospeso il provvedimento di detenzione

La Geo Barents può tornare in mare: sospeso il provvedimento di detenzione

Sulla base delle prove fornite da Medici Senza Frontiere (MSF) il Tribunale di Salerno ha stabilito che la nave Geo Barents non ha contribuito a creare alcuna situazione di pericolo a bordo e che al contrario, le operazioni di salvataggio in cui era impegnata erano improcrastinabili. Ha inoltre riconosciuto che la Guardia Costiera Libica era stata preventivamente informata dell’attività di salvataggio.

Il provvedimento di fermo era stato emesso a seguito di diverse operazioni di salvataggio avvenute nelle prime ore del mattino del 23 agosto nel Mediterraneo centrale. Secondo le autorità italiane, la Geo Barents non avrebbe fornito informazioni tempestive al Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano (MRCC) e avrebbe messo in pericolo la vita delle persone. MSF aveva respinto queste accuse, basate su informazioni fornite dalla Guardia Costiera Libica, e dichiarato che avrebbe contestato questa decisione.

Nel sospendere il provvedimento, il giudice ha inoltre affermato che la semplice richiesta avanzata dalla Guardia Costiera Libica alla Geo Barents di lasciare l’area di soccorso non può essere considerata come un coordinamento delle operazioni di salvataggio, poiché non sono state fornite indicazioni su come tali operazioni dovessero essere svolte.

Ha inoltre stabilito che il prolungamento del fermo amministrativo comprometterebbe irreversibilmente il diritto della Geo Barents di svolgere la propria attività di soccorso in mare, impedendole di perseguire i suoi scopi umanitari, in conformità ai principi costituzionali e al diritto internazionale consuetudinario a cui l’Italia aderisce e deve promuovere (art. 117 Cost.).