Le aziende farmaceutiche in Sud Africa capitolano davanti allo sbarramento della pressione pubblica

Precedente straordinariamente importante per altri paesi in via di sviluppo

Roma, 19 Aprile 2001 In risposta alla forte pressione di denuncia della loro azione legale contro Sudafrica, le 39 case farmaceutiche hanno oggi incondizionatamente rinunciato all'azione legale degli ultimi tre anni contro il governo di Pretoria. La conclusione della vicenda giudiziaria apre la strada all'entrata in vigore del "Medicines Act" del 1997, la legge che permette l'importazione di medicine a basso prezzo ed un utilizzo più esteso dei farmaci generici di qualità.

"Questo è il vero trionfo di Davide su Golia, non solo per noi qui in Sudafrica, ma per la gente di tanti altri paesi in via di sviluppo che combattono per avere accesso alle cure sanitarie. Siamo stati incoraggiati e rafforzati dal supporto che abbiamo ricevuto da tutto il mondo e siamo particolarmente grati ai 285.000 cittadini e alle 140 organizzazioni di 130 differenti paesi che hanno firmato la petizione mondiale "abbandonate il caso"" dice Zachie Achmat, responsabile di Tac.

L'esito del processo segnala un incredibile spostamento nell'equilibrio tra i paesi i via di sviluppo e le case farmaceutiche. Dice a chiare lettere ai capi di stato africani, che si incontreranno la prossima settimana in Nigeria per discutere di HIV e altre malattie, che le vite devono e possono avere la precedenza sui brevetti.

"Ora nulla dovrebbe ostacolare il cammino dei paesi che vogliono garantire l'accesso ai farmaci sul lungo termine" dice Ellen't Hoen, consulente legale di MSF. L'esito di questa vicenda aiuterà i paesi ad avvalersi pienamente dei propri diritti all'interno degli accordi commerciali internazionali utilizzando quelle misure di tutela della salute come l'importazione parallela e la licenza obbligatoria. "Non pensiamo che nel prossimo futuro le case farmaceutiche porteranno in tribunale nessun altro paese in via di sviluppo", conclude la Hoen.

Un gruppo di nazioni africane ha già preso l'iniziativa di difendere la sanità pubblica indicendo una seduta speciale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio per esaminare l'impatto delle regole internazionali in materia di brevetti sulla salute. (questa seduta avrà luogo a Ginevra il 18 giugno prossimo al WTO's Trips Council)

"Si tratta di una rara ed assai significativa vittoria dei poveri sulle potenti multinazionali! Ora la nostra sfida è lavorare insieme ai produttori di farmaci ed ai governi perché le medicine arrivino a chi ne ha bisogno", dice Kevin Watkins di Oxfam.