Chi scrive un testamento ha la possibilità di decidere a chi destinare i suoi beni, per prendersi cura delle persone a cui ha voluto più bene in vita, ma anche per contribuire con il suo patrimonio a cause umanitarie, attraverso i lasciti testamentari solidali.
Tra le opportunità che si aprono a chi è in procinto di fare testamento c’è quella di optare per un legato testamentario, ovvero una particolare forma di successione che prevede di lasciare beni o somme specifiche a una persona, a un’associazione o a un’organizzazione.
Cosa si intende esattamente per legato testamentario e quando è possibile scegliere questa disposizione?
Cosa significa legato testamentario
È l’articolo 588 del Codice Civile a regolamentare la scrittura del testamento e la possibilità di prevedere che le disposizioni testamentarie possano essere “a titolo universale” o “a titolo particolare”.
In questo secondo caso, si parlerà proprio di legato ovvero una particolare disposizione testamentaria con la quale il soggetto testatore lascia determinati beni o diritti a uno o più beneficiari, detti legatari.
Il legato testamentario, quindi, può esistere solo nel caso in cui sia presente un valido testamento (non, invece, in caso di successione legittima) ed è revocabile dal testatore fino all’ultimo.
Quali sono le principali differenze che distinguono il legato, da un lato, e l’eredità dall’altro?
- Gli eredi subentrano nell’intero patrimonio del defunto o in una sua quota, mentre il legatario riceve singoli beni o somme definite di denaro.
- L’erede deve accettare, esplicitamente o tacitamente, l’eredità, mentre il legatario non deve compiere alcun atto per accettare il legato. Può comunque rinunciarvi.
- Inoltre, l’erede risponde dei debiti che gravano sul patrimonio ereditato, mentre il legatario non se ne deve fare carico.
- L’eredità non ha un termine, mentre per il legato testamentario può essere prevista una scadenza, superata la quale il bene tornerà nel patrimonio degli eredi.
Tipologie di legato testamentario
Esistono diversi tipi di legato, a seconda degli effetti che produce sul destinatario.
- Legato ad effetti reali: un bene o un diritto viene trasferito al legatario per volontà diretta del testatore.
- Legato a effetti obbligatori: in questo caso l’onerato (possono essere gli eredi se non è specificato altro) devono compiere un’attività perché il bene venga trasferito al legatario (ad esempio, procurandolo a proprie spese).
- Legato a effetti liberatori: il legatario, debitore, viene liberato dai suoi debiti all’apertura della successione, senza che sia richiesta attività da parte degli eredi.
Come scrivere un legato testamentario
Il legato è a tutti gli effetti una disposizione testamentaria, seppur a titolo particolare; quindi, sono diversi i modi in cui può essere scritto validamente.
- È possibile scegliere di scrivere un testamento olografo, cioè scritto dal testatore di suo pugno. In particolare, per essere valido, dev’essere scritto a mano, datato e firmato su ogni pagina.
- In alternativa, è possibile scrivere un testamento pubblico con l’aiuto di un notaio. In questo caso il testatore esprime le sue volontà in presenza di due testimoni indipendenti e, in seguito, il notaio dà lettura dell’atto, lo fa firmare dai presenti e indica data e ora della sottoscrizione.
- Resta aperta anche l’opportunità di scrivere un testamento segreto, firmato dal testatore in ogni pagina e ricevuto dal notaio in busta sigillata, il cui contenuto non è noto né a lui, né a eventuali testimoni.
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