Nel distretto d Matagalpa, in Nicaragua, MSF ha lanciato un programma per contrastare il diffondersi della malattia di Chagas. In questa zona la malattia ha colpito il 9.4% dei bambini in età scolare dai 7 ai 14 anni. Lo staff di MSF, composto da due espatriati, da un dottore e da un’infermiera locali, opera principalmente in tre ambiti: lo screening delle trasfusioni, la trasmissione madre-figlio e il monitoraggio regolare delle abitazioni per controllare il riprodursi dei parassiti.
La malattia di Chagas è una forma di malattia del sonno presente in America. I parassiti vengono trasmessi all’uomo dalle mosche. Dopo la comparsa dei primi sintomi, comparabili ad un leggero raffreddore, il periodo d’incubazione della malattia è di 10 anni. In quest’arco di tempo il cuore cresce sproporzionatamente e s’indebolisce. L’infezione colpisce principalmente le persone che vivono in condizioni di povertà estrema, dal momento che le abitazioni rudimentali e insane (pavimenti di terra battuta e tetti di paglia) facilitano la riproduzione e lo sviluppo dei parassiti.
In base ai dati dell’UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite), il 70% dei 507.000 abitanti del distretto di Matagalpa vive in condizioni di povertà. La maggioranza della popolazione lavora nelle piantagioni di caffè di proprietà di un gruppo ristretto di famiglie ricche.
La malattia di Chagas rappresenta una seria questione di sanità in questa regione che, a causa della sua povertà, non possiede i mezzi per contrastare da sola questo problema.
Lo staff di MSF informerà la popolazione locale sulla serietà della malattia, sul diffondersi dell’epidemia e sui sistemi per ridurre il rischio di trasmissione del contagio. MSF spera inoltre di sviluppare nuove strategie per sradicare l’infezione e per stimolare la ricerca di trattamenti alternativi, meno pericolosi e con meno effetti collaterali, per la malattia del sonno in generale.
Secondo la coordinatrice di MSF delle operazioni per il Sud America “è anche necessario che le compagnie farmaceutiche e le autorità sanitarie compiano degli sforzi affinché vengano ridotti i costi delle diagnosi e degli insetticidi nei paesi in cui la malattia infierisce“.