In Nigeria, nelle aree di Shinkafi e Zurmi, nello stato di Zamfara, un bambino su 4 sotto i 5 anni è malnutrito. È il risultato di uno screening di massa che MSF ha condotto a giugno insieme al Ministero della Sanità: rivela come i tassi di malnutrizione siano oltre il livello critico stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Dopo l’allarme lanciato mesi fa, esortiamo le autorità sanitarie, le organizzazioni internazionali e i donatori a intensificare immediatamente gli sforzi per affrontare la crescente crisi di malnutrizione nello Stato di Zamfara e in tutto il nord-ovest della Nigeria, una regione ancora non inclusa nel Piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite.
Su oltre 97mila bambini visitati in 21 diverse località urbane e rurali, il 27% è affetto da malnutrizione acuta e il 5% da malnutrizione acuta grave, inoltre le scorte di cibo terapeutico pronto all’uso (RUTF) per trattare questi bambini sono esaurite, poiché l’UNICEF ha interrotto le forniture all’inizio dell’anno.
La mancanza di una risposta umanitaria efficace rischia di far peggiorare lo stato dei bambini malnutriti, che in assenza di cure tempestive, andranno incontro a una malnutrizione acuta grave, mettendo a rischio la propria vita e la propria salute.
I risultati dello screening sono a dir poco allarmanti e rivelano una catastrofica crisi nutrizionale in tutta la Nigeria nord-occidentale. La risposta a questa situazione disastrosa è gravemente insufficiente. Con i tassi di malnutrizione che superano i livelli critici e nessun trattamento disponibile nell’immediato per la malnutrizione acuta, a eccezione delle strutture di MSF, stiamo di fatto lasciando che altri bambini raggiungano condizioni potenzialmente letali. È fondamentale garantire che ogni bambino riceva le cure mediche di cui ha disperatamente bisogno”. Abdullahi Mohammad Rappresentante di MSF in Nigeria
Nonostante la crisi umanitaria in corso e l’elevato livello di insicurezza generale, le comunità del nord-ovest della Nigeria sono state a lungo escluse da una risposta umanitaria coordinata.
È necessario ampliare immediatamente le strutture sanitarie per prendere in cura i bambini malnutriti e per garantire che un numero maggiore di ospedali possa offrire le cure ospedaliere necessarie per salvare vite umane. Inoltre, l’UNICEF, in quanto principale fornitore di cibo terapeutico, deve assicurare una fornitura costante e adeguata del cibo terapeutico essenziale per evitare che altri bambini diventino vittime di questa crisi.
Al momento gestiamo 4 strutture ospedaliere e 17 ambulatoriali a Shinkafi, Zurmi, Gummi e Talata Mafara, nello stato di Zamfara. In tutte e 4 le strutture, i nostri team hanno curato oltre 7mila bambini da gennaio a luglio 2024, con un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nelle aree di Shinkafi e Zurmi, dove è stato condotto il recente screening sulla malnutrizione, l’aumento dei ricoveri è del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nella struttura medica di Gummi, i ricoveri a luglio 2024 sono quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Oltre al significativo aumento dei ricoveri per malnutrizione, le nostre équipe stanno riscontrando un elevato numero di bambini affetti da malattie prevenibili con il vaccino, come il morbillo. A Zamfara, quest’anno sono stati trattai almeno 5.700 casi di morbillo. Malattie infettive come il morbillo, la malaria e la diarrea acquosa acuta compromettono gravemente lo stato nutrizionale dei bambini, in quanto la malnutrizione li rende più vulnerabili aumentando così il rischio di mortalità.
“Quando ho portato mio figlio in ospedale per la prima volta, non sapevo se sarebbe sopravvissuto. A causa della situazione di instabilità, non abbiamo cibo in casa. I prezzi del cibo sono più che raddoppiati. Se avessimo avuto soldi, avremmo comprato dei cereali, ma non possiamo”. Hafsat Lawal Madre di un bambino in cura per malnutrizione presso una struttura di MSF a Zamfara
Le comunità di Zamfara sono esposte ad alti tassi di violenza, hanno riferito ai team di MSF che hanno paura di spostarsi all’interno dello Stato, corrono enormi rischi per raggiungere strutture sanitarie funzionanti.
Le autorità sanitarie stimano che, a partire dal 2023, solo circa 200 dei 700 centri sanitari dello stato di Zamfara siano accessibili e funzionanti, mentre gli altri sono inagibili. Una delle ragioni è che gli operatori sanitari non riescono a raggiungerli.
È essenziale che le autorità sanitarie in quest’area, insieme alle organizzazioni internazionali e ai donatori, intensifichino urgentemente la loro azione.