Un aumento dell’afflusso di feriti negli ospedali e del numero di persone in fuga in cerca di sicurezza. Sono le conseguenze che vedono i nostri team nel territorio di Masisi, nella provincia del Nord Kivu in Repubblica Democratica del Congo (RDC), teatro negli ultimi giorni di gravi scontri tra il gruppo armato M23/AFC e l’esercito congolese, sostenuto dai suoi alleati.
Le violenze hanno costretto circa 102.000 persone a spostarsi in meno di una settimana, secondo le Nazioni Unite.
Tra il 3 e il 6 gennaio, le équipe di MSF e del ministero della salute hanno curato 75 feriti presso l’ospedale generale di Masisi e il centro di salute di Nyabiondo. Oltre a fornire cure, queste 2 strutture sanitarie hanno anche ospitato per diversi giorni centinaia di civili in fuga che hanno cercato qui protezione”. Stephane Goetghebuer Capomissione di MSF in RDC
A seguito di questi scontri l’M23/AFC ha preso il controllo della città di Masisi e dell’area circostante. I combattimenti sono poi proseguiti più a sud, al confine con il Sud Kivu, dove le nostre équipe, in azione presso l’ospedale generale di Minova e quello di Numbi, stanno aiutando a curare molti feriti.
Sono stati segnalati combattimenti negli altopiani di Numbi, a Minova, nel Sud Kivu. La gente è fuggita e 84 feriti sono in cura presso l’ospedale di Numbi e quello di Minova”. Julien Gircour Responsabile delle attività di MSF nel Sud Kivu.
Le nostre équipe a Masisi, Nyabiondo, Minova e Numbi continuano a fornire assistenza medica alle popolazioni colpite dal conflitto in corso da 3 anni tra l’M23 e l’esercito congolese e i suoi alleati.
Le violenze hanno causato lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone e ha gravemente compromesso la già critica situazione umanitaria e sanitaria nella RDC orientale.