Per oltre 50 anni, da quando Israele ha occupato i territori palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, la popolazione palestinese ha vissuto traumi continui.
I bisogni umanitari nei Territori Palestinesi Occupati stanno aumentando a causa della disoccupazione diffusa, della crisi economica e del recente impatto della pandemia COVID-19.
In Cisgiordania, la repressione sistematica e la discriminazione da parte delle autorità israeliane contro i palestinesi continuano, con demolizioni di case, trasferimenti forzati e violenza in aumento da parte dei coloni israeliani.
Per molte persone, queste esperienze hanno conseguenze a lungo termine, in particolare quando si sommano a traumi preesistenti dovuti a precedenti episodi di violenza e alla vita sotto occupazione.
Come MSF, forniamo servizi di salute mentale a uomini, donne e bambini con problemi psicologici moderati o gravi e disturbi psichiatrici, in Cisgiordania e Gaza.
Il fotografo Alfredo Cáliz ha viaggiato attraverso la Cisgiordania occupata per documentare le difficoltà della vita sotto occupazione. Le sue foto sono state originariamente pubblicate sulla rivista spagnola El País Semanal.
Ritratti e storie
Il 1° gennaio 2021, Haroon Abu Aram è sopravvissuto a un colpo di pistola al collo sparato da un soldato israeliano. Il proiettile ha danneggiato il midollo spinale ed è rimasto tetraplegico.
Haroon e la sua famiglia vivono a Masafer Yatta, nel sud di Hebron, una zona desertica di tradizione beduina che fa parte dell’Area C: il 60% del territorio della Cisgiordania passato sotto il controllo esclusivo di Israele con gli accordi di Oslo del 1993 e dove i palestinesi rischiano di essere sfrattati dai loro villaggi. Haroon è stato ricoverato prima a Hebron, poi a Tel Aviv.
Un’associazione di kibbutz lo ha aiutato con le spese mediche. Farisah, sua madre, riceve sostegno psicologico nella clinica di MSF a Hebron.
Devo rimanere forte. Se io mi indebolisco, la mia famiglia si indebolisce, ed è mio dovere prendermi cura di Haroon”. Farisah
© Alfredo Caliz/El País SemanalNel 2021, Israele ha demolito 199 case palestinesi in Cisgiordania, secondo quanto riportato dall’ONG israeliana per i diritti umani B’Tselem. Nejmeh Nawajaa, proprietaria di una di queste case demolite, ha ricevuto sostegno psicologico da MSF.
Mi sento infelice ma forte. Sarò ancora qui anche se avrò solo un ombrello per coprirmi”. Nejmeh
© Alfredo Caliz/El País SemanalYasmeen Jabari, una mediatrice interculturale che lavora per MSF, abbraccia Raghda, una ex paziente della clinica di salute mentale di MSF a Hebron.
