Sudan, MSF al Consiglio di Sicurezza ONU: “È una guerra contro le persone”

Sudan, MSF al Consiglio di Sicurezza ONU: “È una guerra contro le persone”

Christopher Lockyear, segretario generale di MSF, è intervenuto oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla catastrofica crisi umanitaria causata dalla guerra in Sudan, chiedendo la fine delle violenze contro i civili e un rinnovato impegno per fornire aiuti salvavita.

L’intervento di MSF in Sudan

Le Forze Armate Sudanesi (SAF) hanno bombardato ripetutamente e indiscriminatamente aree densamente popolate.

Le Forze di Supporto Rapido (RSF) e le milizie alleate hanno portato avanti una campagna di violenze, fatta di stupri sistematici, rapimenti, uccisioni di massa, saccheggi di aiuti umanitari e occupazione di strutture mediche. Entrambe le parti hanno assediato città, distrutto infrastrutture civili essenziali e bloccato gli aiuti umanitari.

Le équipe di MSF forniscono assistenza medica in 11 dei 18 stati del Sudan, operando su entrambi i fronti del conflitto, secondo i principi umanitari che la contraddistinguono.

Abbiamo segnalato molte volte i livelli preoccupanti di malnutrizione in diverse zone, mentre malattie infettive prevenibili con i vaccini sono in aumento. L’imminente stagione delle piogge acuisce l’urgenza di assicurare alle persone nelle aree devastate dalla guerra forniture alimentari e mediche.

L’appello di Lockyear a sostegno dei civili

Mentre in questa sede si fanno dichiarazioni, i civili rimangono invisibili, senza protezione, bombardati, assediati, stuprati, sfollati, privati di cibo, cure mediche e dignità. La risposta umanitaria vacilla, paralizzata dalla burocrazia, dall’insicurezza, dall’esitazione e da quello che rischia di diventare il più grande disinvestimento negli aiuti umanitari della storia”. Christopher Lockyear Segretario generale di Medici Senza Frontiere

Il nostro messaggio al Consiglio di Sicurezza è: la guerra in Sudan non può continuare a essere combattuta con un simile disprezzo per le vite dei civili. Dopo quasi 2 anni di combattimenti, la risposta internazionale è stata fin troppo limitata, ostacolata dalle parti in conflitto e aggravata dalla mancanza di responsabilità, risorse e leadership.

Lockyear di MSF ha fatto appello a un rinnovato impegno nella protezione dei civili e far fronte alle necessità umanitarie.

La crisi in Sudan impone un cambiamento radicale, abbandonando gli approcci fallimentari del passato. La vita di milioni dipende da questo” Christopher Lockyear Segretario generale di Medici Senza Frontiere