Terremoto Siria-Turchia: bilancio delle vittime e supporto MSF

Terremoto Siria-Turchia: bilancio delle vittime e supporto MSF

Un terremoto tra Turchia e Siria di magnitudo 7.8 ha colpito la zona di confine tra i due Paesi nella notte del 6 febbraio. Il bilancio, in rapido aggiornamento, conta oltre 16.000 vittime. Medici Senza Frontiere ha già iniziato a rispondere all’emergenza su lato siriano.

Dopo il forte sisma che ha colpito il sud-est della Turchia e il nord-ovest della Siria, i nostri team si sono attivati sin dalle prime ore nel nord della Siria per rispondere all’emergenza.

Siamo in azione in 23 strutture sanitarie nei governatorati di Idlib e Aleppo, offrendo kit medici di emergenza e mettendo a disposizione personale medico per rafforzare le équipe presenti.

Inoltre, le nostre équipe hanno donato coperte e kit di prima necessità per le popolazioni sfollate nel nord-ovest della Siria. Sono centinaia le case distrutte, migliaia di persone sono rimaste senza un tetto. Negli ultimi tre giorni ha nevicato e la popolazione è rimasta all’aperto per paura delle ulteriori scosse di assestamento che sono continuate per tutta la giornata.

Le ripercussioni sulle strutture sanitarie sono immani e il personale medico nel nord della Siria sta lottando contro il tempo per rispondere all’enorme numero di feriti che stanno arrivando nelle varie strutture. Sin dalle prime ore di oggi, le nostre équipe hanno curato circa 200 feriti e ricevuto 160 morti in strutture e cliniche gestite o supportate da MSF a nord di Idlib. Le nostre ambulanze sono in azione per assistere la popolazione” Sebastien Gay capomissione MSF in Siria

Rimaniamo in stretto contatto con le autorità per capire come supportare entrambi i paesi e le persone colpite.

“I bisogni sono molto elevati nel nord-ovest della Siria perché questo terremoto aggiunge un ulteriore livello di drammaticità per le popolazioni vulnerabili che stanno ancora lottando dopo molti anni di guerra. Le enormi conseguenze di questo disastro richiederanno uno adeguato sforzo di aiuti a livello internazionale” Sebastien Gay capomissione di MSF in Siria

MSF in Siria nord-occidentale

In Siria nord-occidentale, supportiamo cinque ospedali, tra cui un’unità per ustioni, quindici centri di cure primarie, cinque punti medici, due centri per malattie croniche e undici cliniche mobili che lavorano in più di 185 campi per sfollati.

Inoltre, gestiamo attività idriche e igienico-sanitarie in oltre 112 campi e controlli epidemiologici in circa 40 campi a Idlib e Afrin. Siamo in azione per rispondere all’epidemia di colera iniziata in Siria settentrionale a settembre 2022, attraverso formazione agli operatori sanitari, attività di prevenzione e strutture dedicate per curare i pazienti.

Dal 2016, abbiamo inviato 8513 metri cubi di aiuti umanitari, attraverso canali umanitari e commerciali, per un importo di oltre 31,24 milioni di euro. Il 91% degli aiuti è composto da attrezzature mediche per le strutture sanitarie di Idlib, Aleppo e aree circostanti.

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