Il testamento pubblico, detto anche testamento notarile, è un testamento redatto da un notaio.
È chiamato “pubblico” perché viene rilasciato davanti a un notaio nel suo ruolo di pubblico ufficiale, non perché sia un documento accessibile ad altri o di pubblico dominio. Anzi, il suo contenuto è assolutamente riservato e sarà reso noto solo dopo la morte del testatore.
Come funziona il testamento pubblico?
Per fare un testamento pubblico è necessario che il testatore dichiari, alla presenza di due testimoni, le sue volontà in forma orale a un notaio che le trascriverà in un documento.
Nell’atto notarile oltre alla data, al luogo e all’ora in cui viene redatto, il notaio dovrà riportare la descrizione precisa della destinazione dei beni. I testimoni hanno la funzione di garantire che quanto viene comunicato nell’atto sia quanto riferito dal testatore e che questi non sia stato in alcun modo influenzato.
Una volta letto a tutti i presenti e da loro firmato, il documento avrà validità legale e il notaio si occuperà di custodire l’originale del testamento pubblico in un luogo sicuro e di spedirne una copia in busta chiusa all’Archivio Notarile.
Testamento pubblico: i vantaggi
Fare testamento dal notaio ha diversi vantaggi perché assicura al testatore che non vi siano contestazioni circa l’autenticità del documento e che lo stesso non venga smarrito, distrutto o falsificato.
Inoltre, rivolgersi a un professionista garantisce che nel testamento siano riportate le effettive volontà del testatore e che sia rispettata la normativa vigente.
Costi del testamento dal notaio
Non è possibile indicare il costo preciso di un testamento pubblico perché questo dipende dalla complessità del testamento, delle disposizioni in esso contenute e dalla capienza del patrimonio. Generalmente il costo di un testamento pubblico è compreso tra i 1.000 e i 2.000 euro.
Cosa succede alla morte del testatore?
Dopo la morte del testatore, in caso di testamento pubblico, a differenza del testamento olografo, non c’è bisogno che avvenga la cosiddetta pubblicazione del testamento. Infatti, essendo stato scritto da un notaio già riveste la forma dell’atto pubblico.
Allo stesso modo, però, la sua esistenza dovrà resa nota a tutti coloro che hanno un interesse, avendo dei benefici dal testamento, una volta che il notaio sarà venuto a conoscenza della morte del testatore. A questo scopo, il Notaio procederà ad allegare il testamento pubblico da lui redatto nel verbale di registrazione, che verrà, in seguito, comunicato ai beneficiari.
Per fare in modo che il notaio possa dare notizia della presenza del testamento agli eredi e ai legatari è molto importante, quindi, che il testatore gli abbia fornito in precedenza il loro indirizzo.
Chi avverte il notaio della morte del testatore?
Non è scontato per il notaio venire a conoscenza della morte del testatore. La legge non prevede che nessun abbia l’obbligo di fare al notaio tale comunicazione, se non gli eredi.
Per tale ragione suggeriamo che il testatore comunichi alle persone più fidate l’esistenza del testamento pubblico e il notaio cui fare riferimento al momento della propria morte. Ciò agevola tutti i procedimenti successivi alla morte e soprattutto evita che la successione venga regolata dalla legge, invece che dal testamento, come desiderato dal testatore.
Cosa è possibile scrivere nel testamento pubblico?
Il testamento pubblico dal notaio, come ogni altro tipo di testamento, deve contenere indicazioni chiare riguardo i soggetti identificati per le disposizioni.
È ovviamente necessario rispettare le quote di patrimonio da garantire per legge a coniuge, figli e ascendenti, qualora esistano. Infatti, la legge prevede che una quota di patrimonio possa essere destinata liberamente dal testatore.
Anche un testamento pubblico può essere solidale ed è possibile indicare tra i destinatari la nostra Associazione come beneficiaria di un lascito, indicando il nome Medici Senza Frontiere e il codice fiscale 97096120585.
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