In Ucraina è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa della guerra. Disastrose sono le conseguenze per la popolazione ucraina e numerosi i servizi di assistenza e accesso alle cure sospesi a causa del conflitto.
Siamo profondamente preoccupati per le conseguenze del conflitto sulla popolazione. Vediamo per le strade decine di migliaia di persone spaventate e in fuga.
A causa delle recenti evoluzioni, siamo stati costretti a sospendere temporaneamente le attività regolari nel paese, dal trattamento dei pazienti con HIV a Severodonetsk, a quelli affetti da tubercolosi a Zhytomyr, nonché un progetto per migliorare l’accesso alle cure a Donetsk, dove fornivamo assistenza sanitaria cruciale alle comunità colpite dal conflitto.
Sebbene la maggior parte di queste attività sia al momento sospesa, i nostri team hanno fatto tutto il possibile per garantire continuità di cura ai propri pazienti. Dopo oltre 8 anni di conflitto i bisogni della popolazione erano già elevati e siamo preoccupati per l’impatto che combattimenti prolungati potrebbero avere sui pazienti, molti dei quali sono anziani e con malattie croniche.
Poco prima dell’intensificarsi delle tensioni, ci siamo messi in contatto con diversi ospedali nelle aree di Donetsk e Luhansk per fornire training su medicina e chirurgia d’urgenza. Ieri un team di MSF ha fornito kit per l’afflusso di massa di pazienti a un ospedale di Mariupol.
Garantire l’accesso alle cure
Mentre le ostilità continuano, è cruciale garantire alle persone l’accesso all’assistenza sanitaria e ai farmaci.
Le nostre équipe stanno valutando come adattare l’intervento per rispondere all’emergenza. La situazione evolve rapidamente e stiamo mobilitando un assetto di risposta all’emergenza per essere pronti ad affrontare un ampio spettro di bisogni.
I nostri team in Bielorussia e Russia sono pronti a fornire assistenza medico-umanitaria in caso di necessità e stiamo cercando di inviare équipe in altri paesi confinanti per essere pronti ad intervenire, sia in Ucraina sia per i rifugiati che cercano asilo in altri paesi.
I nostri centri di rifornimento stanno approntando kit medici per un rapido invio. Dovremo valutare nei prossimi giorni che tipo di accesso, sicuro e imparziale, sarà possibile per l’assistenza umanitaria.