Rimuovere immediatamente le barriere che ostacolano l’accesso ai farmaci per la Tubercolosi (TB) e aggiornare le politiche europee in materia secondo le linee guida approvate dall’OMS, questa è la richiesta fatta da MSF e altre reti di attivisti alle istituzioni.
Farmaci e formulazioni farmaceutiche inaccessibili o non disponibili in Europa
A seguito dell’incontro tra
- l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
- i rappresentanti delle istituzioni sanitarie europee
- i membri della società civile
esortiamo i politici e i dipartimenti sanitari competenti a livello nazionale e regionale a coordinare gli sforzi per assicurare l’accesso ai nuovi farmaci per la TB a prezzi accessibili per tutti i paesi UE. Sia attraverso iniziative esistenti, che tramite negoziazioni congiunte con le case farmaceutiche.
Inoltre, esortiamo a facilitare la registrazione di tutti i farmaci per la TB nei paesi UE, assicurandone la commercializzazione tempestiva, sfruttando le flessibilità legali esistenti e comunicando le richieste ai produttori.
I governi europei non possono permettersi di rimanere indietro, mettendo a rischio decenni di progressi e perdendo vite che potrebbero essere salvate con un tempestivo accesso a trattamenti efficaci per la TB. È giunto il momento che l’Europa rimetta la TB nell’agenda sanitaria e si impegni a trovare soluzioni reali e tangibili”. dott.ssa Chiara Montaldoresponsabile medico di Medici Senza Frontiere Italia.
In molti paesi UE, i nuovi farmaci, come i trattamenti orali per la TB-DR raccomandati dall’OMS, le formulazioni pediatriche, e i trattamenti preventivi più brevi per la TB – la maggior parte dei quali già ampiamente disponibili nei paesi a basso e medio reddito – rimangono inaccessibili a causa dei prezzi elevati o della mancanza di registrazione.
Ad esempio, l’OMS raccomanda un regime composto da farmaci esclusivamente orali della durata di sei mesi per curare la TB resistente ai farmaci.
Questo regime, composto da bedaquilina, pretomanid, linezolid e moxifloxacina, costa oltre €40.000 in molti paesi UE. Mentre è disponibile per €380 nei paesi a basso e medio reddito attraverso il Global Drug Facility, un meccanismo internazionale di approvvigionamento di farmaci e diagnostica per la TB.
Dodici anni fa, la mia unica possibilità di cura contro la TB resistente ai farmaci era assumere medicinali da iniettare, con gravi effetti collaterali come psicosi e nausea costante. Oggi ci sono trattamenti orali molto efficaci, ma è difficile accedervi”. Stefan Radut, sopravvissuto alla TB resistente ai farmaci e membro del consiglio della TB Europe Coalition
Le persone con TB in Europa hanno aspettato abbastanza
Nel 2022 abbiamo iniziato a rispondere ai bisogni dei rifugiati arrivati in Polonia e Slovacchia dall’Ucraina a seguito dell’escalation del conflitto. Riscontrando persone affette da TB e delle sue forme resistenti ai farmaci (DR).
Tuttavia, è stato subito chiaro che né la Polonia né la Slovacchia sarebbero state in grado di fornire terapie adeguate contro la TB. Poiché, le strutture mediche erano limitate, gli standard obsoleti per diagnosi, trattamento e prevenzione della TB, e la mancanza di integrazione delle linee guida dell’OMS nelle politiche sanitarie nazionali.
Quando abbiamo iniziato a supportare le persone affette da TB in Polonia nel 2022, siamo rimasti sconvolti dal fatto che i regimi di trattamento nuovi e più efficaci, disponibili da molti anni nei paesi con un alto tasso di TB, semplicemente non fossero disponibili in Polonia”. Joanna Ladomirska coordinatrice Medica di MSF in Polonia
Riconoscendo il crescente aumento della TB e delle sue forme resistenti in molti paesi UE, l’OMS ha convocato un incontro nel 2022 per identificare le lacune e suggerire soluzioni. Tuttavia, ci sono stati pochi progressi a livello nazionale e regionale nell’assicurare l’accesso ai farmaci raccomandati dall’OMS e nell’affrontare le problematiche di approvvigionamento.