Il 22 marzo 2014, un’epidemia di Ebola è stata ufficialmente dichiarata in Guinea. Nel corso dell’anno seguente, il virus avrebbe infettato più di 25.000 persone in nove paesi e avrebbe causato la morte di oltre 10.000 persone, rendendo al confronto le precedenti epidemie di Ebola piccola cosa.
I motivi per cui questa epidemia è cresciuta così drammaticamente sono vari e ancora dibattuti, ma alcuni fattori sono chiari.
Già nella fase iniziale, i casi di Ebola erano distribuiti su un’area geografica molto vasta. I primi casi sono stati registrati intorno a Guéckédou, ma nel giro di 10 giorni dal momento in cui l’epidemia era stata dichiarata, altri casi sono stati confermati in Liberia, e a centinaia di chilometri di distanza a Conakry, la capitale della Guinea.
Le epidemie passate si erano verificate maggiormente in comunità rurali remote, dove potevano essere contenute più facilmente. Questa volta l’Ebola è apparsa velocemente in città densamente popolate e al confine tra Guinea, Sierra Leone e Liberia: un’area dove le persone si spostano regolarmente attraversando le frontiere nazionali.