Le ambulanze di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno fornito assistenza medica ai civili rimasti feriti nell’attacco che ha colpito un’area densamente popolata a Sumy, in Ucraina, avvenuto la scorsa notte. L’esplosione ha colpito un cortile circondato da edifici residenziali, danneggiando 13 strutture e decine di appartamenti. Secondo le autorità, 84 persone sono rimaste ferite, tra cui 11 bambini, e 11 persone sono morte tra cui un bambino di 9 anni e una ragazza di 14 anni.
“È difficile vedere i corpi senza vita dei bambini. Quando siamo arrivati, i loro corpi erano già stati portati fuori dall’edificio in fiamme. C’era una lunga fila di ambulanze. Le finestre degli edifici vicini erano in frantumi, le fiamme infuriavano e i soccorritori stavano spegnendo il fuoco mentre portavano via i feriti e i morti” racconta Hanna Sushkina, medico d’urgenza di MSF.
Il team di MSF ha assistito 4 persone rimaste ferite. “Una paziente ci ha raccontato che era seduta sul divano quando è avvenuto l’attacco. I vetri in frantumi le hanno provocato tagli e molte persone che abbiamo visto erano in preda a stress e disorientamento” spiega Hanna di MSF.
L’attacco ha causato una temporanea interruzione di corrente nella zona e i team di soccorso hanno utilizzato dei fari per continuare il loro lavoro al buio. Mentre MSF era sul posto, c’è stato un secondo attacco nelle vicinanze, che ha spinto l’équipe a trasferire i pazienti in un rifugio vicino per continuare a fornire loro assistenza.
“Rispondere a questi attacchi è estremamente difficile. I continui bombardamenti e gli attacchi consecutivi mettono a rischio i soccorritori medici, ritardando i tempi di risposta e limitando le cure mediche essenziali in una situazione di emergenza” afferma Thomas Marchese, responsabile di MSF in Ucraina.
Le ambulanze di MSF sono attive a Sumy da ottobre 2024 per offrire assistenza medica durante gli attacchi missilistici e trasferire i pazienti tra le strutture sanitarie dell’Ucraina. In soli due mesi, le équipe di MSF hanno trasportato più di 150 pazienti da Sumy ad altre città come Kiev, Chernihiv e Zhytomyr. La maggior parte di questi pazienti è stato ricoverato in terapia intensiva.